martedì 7 agosto 2012

UNA GRANDE REALTA' L'ISMETT di PALERMO .......

Ismett, operazione al fegato
eseguita per intero da un chirurgo-robot

Per la prima volta al mondo l'intervento è stato effettuato da una macchina non guidata da un medico

di GIUSI SPICA
PALERMO - Primato mondiale all'Ismett di Palermo: per la prima volta al mondo un paziente è stato operato al fegato da un robot, senza l'aiuto delle mani di un chirurgo in carne e ossa. L'asportazione di una porzione di fegato è stata effettuata attraverso l'automa "Da Vinci". Che l'équipe medica dell'istituto ha "importato" dall'ospedale di Pisa. Sotto i bracci meccanici del robot è rimasto per circa dieci ore, nel marzo scorso, un uomo di 46 anni. Il chirurgo automatico gli ha resecato e prelevato il lobo epatico destro, che è stato poi trapiantato al fratello di 44 anni, affetto da cirrosi epatica e in lista d'attesa per il trapianto di fegato. In sala operatoria un'équipe formata da decine fra medici e infermieri dell'Ismett e guidata dal direttore dell'istituto, Bruno Gridelli, e da Marco Spada, responsabile della Chirurgia addominale e dei trapianti d'organo. L'intervento è stato realizzato in collaborazione con l'équipe dell'azienda ospedaliera universitaria Cisanello di Pisa, guidata dal professore Ugo Boggi.

GUARDA / Il robot-chirurgo in azione

Un intervento perfettamente riuscito, senza complicanze né imprevisti. Il donatore è stato dimesso dopo nove giorni, mentre il fratello è potuto tornare a casa qualche settimana dopo, ricominciando
una vita normale. Nel passato, in alcuni ospedali americani, la tecnica robotica per interventi di donazione di fegato era già stata applicata, ma con l'ausilio del chirurgo che, con la sua mano introdotta attraverso un'incisione addominale, eseguiva parte dell'intervento. L'eccezionalità della procedura messa a punto all'Ismett sta nel fatto che a operare all'interno dell'addome del paziente sono stati solo i bracci del "Da Vinci". Grazie all'automa sono bastati cinque fori e un'incisione di soli nove centimetri.

"L'impiego nella chirurgia dei trapianti di nuove tecnologie emergenti quali quella robotica  -  spiega Gridelli  -  è molto importante poiché, riducendo il trauma operatorio, potrà favorire un incremento delle donazioni d'organo da vivente e quindi del numero di trapianti. Il trapianto di fegato da donatore vivente effettuato all'Ismett rappresenta un importante esempio di fattiva collaborazione fra centri trapianti di diverse regioni italiane e dimostra come collaborazioni di questo tipo possano favorire il progresso in campo trapiantologico".

Eppure, nell'unica struttura pubblica siciliana che lo possiede, il robot "Da Vinci" non sembra avere riscosso molto successo. A Villa Sofia, nell'ultimo anno, il gioiellino acquistato nel 2003 al prezzo di un milione 705 mila euro è entrato in azione una sola volta e, dal 2009 a oggi, ha effettuato appena 33 operazioni chirurgiche. Decisamente poco rispetto agli oltre 200 interventi all'anno del Policlinico San Matteo di Pavia, ai 150 degli ospedali di Grosseto e Forlì, ai 100 del San Paolo di Savona. Adesso il direttore generale dell'ospedale, Salvatore Di Rosa, che non era in carica ai tempi dell'acquisto del macchinario, ha deciso di mandare in pensione il robot per prendere in affitto il suo "gemello" di ultima generazione. Spesa stimata: tre milioni e mezzo di euro per cinque anni. Il vecchio "moloch" sarà dato in permuta per 800 mila euro. 
 (25 giugno 2012)

L'ISMETT

ISMETT L’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) nasce come progetto di sperimentazione gestionale (art. 9 bis DL 502/92) nel 1997, grazie ad una partnership tra la Regione Siciliana, attraverso le Aziende Ospedaliere di Palermo "ARNAS Civico" e "Vincenzo Cervello", ed UPMC (University of Pittsburgh Medical Center). L’Istituto fa parte del Sistema Sanitario Regionale della Sicilia (SSR), al pari di qualsiasi altra struttura ospedaliera pubblica. Ad ISMETT sono stati avviati tutti i programmi di trapianto di organi solidi (fegato, rene, pancreas, cuore e polmone) con risultati sovrapponibili a quelli dei migliori centri internazionali (come documentato dai dati ufficiali del Centro Nazionale Trapianti).
L'obiettivo di ISMETT è di essere riconosciuto, sul piano nazionale e internazionale, come il centro di riferimento nel campo dei trapianti e delle terapie ad alta specializzazione in tutto il bacino del Mediterraneo. L'ISMETT garantisce ai pazienti un'assistenza di eccellenza e contribuisce allo sviluppo del sistema sanitario del domani, attraverso l'innovazione clinica e gestionale, la ricerca e l'impegno nella formazione teorica e pratica. Organizza costantemente eventi formativi e corsi di aggiornamento destinati a professionisti operanti nel settore sanitario. I corsi, specificatamente rivolti agli operatori sanitari, vengono strutturati secondo le norme ministeriali del programma di Educazione Continua in Medicina (ECM).
L'ISMETT collabora, inoltre, con i più importanti centri di ricerca italiani ed esteri che oltre ad UPMC comprendono il Diabetes Research Institute dell'Università di Miami, l’European Molecular Biology Laboratory di Monterotondo, l’Università degli Studi di Palermo, il CNR, gli Istituti Sperimentali Zootecnico e Zooprofilattico per la Sicilia. Fa parte, infine, del "Consorzio di ricerca per l'innovazione tecnologica Sicilia Micro e Nano Sistemi" . Il Consorzio si propone di promuovere, realizzare e gestire progetti di ricerca, di formazione e di agevolare programmi di sinergia e collaborazione fra enti di ricerca nazionali ed internazionali.
In allegato una breve pubblicazione su ISMETT ed i servizi clinici offerti

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In autobus
Dalla Stazione Centrale, linea 246; da piazza Politeama, linea 108. La fermata dell'autobus è in via Tricomi, proprio davanti a ISMETT.

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Da e per l'aeroporto"
Treno Trinacria Express dall'aereoporto fino alla stazione ”Orleans” o “Vespri”, partenza ogni 30-60 minuti. Pullman dall'aeroporto alla Stazione Centrale.

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