Tra i nomi piu accreditati di curia ci sono i cardinali Ravasi, Piacenza e il prefetto della congregazione dei vescovi, Ouellet, un canadese che gode da tempo della grande stima di Benedetto XVI. Tra gli italiani che ricoprono un icarico diocesano il meglio piazzato è forse Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Teologo, autore di decine di libri, allievo prediletto di don Giussani, Scola è sicuramente tra tutti i porporati il più conosciuto a livello internazionale per la sua attivita di conferenziere e per avere animato, quando era patriarca a venezia, il centro Oasis per il dialogo interreligioso ed ecumenico.
Ecco chi vota. A oggi, 11 febbraio 2013, i cardinali elettori sono 118. Il numero definitivo di cardinali che potranno entrare in Conclave ovviamente dipenderà della data ufficiale.
Elettori: 118 51 creati da Giovanni Paolo II
67 creati da Benedetto XVI
Non-elettori: 91 2 creati da Paolo VI
72 creati da Giovanni Paolo II
17 creati da Benedetto XVI
Totale: 209
2 creati da Paolo VI
123 creati da Giovanni Paolo II
84 creati da Benedetto XVI
Entro la fine di marzo compieranno 80 anni 4 cardinali che oggi sono elettori e dunque perderanno tale facoltà.
1. Lubomyr Husar, M.S.U., 26 febbraio 26, 1933 - Ucraina
2. Walter Kasper, 5 marzo 1933 - Germania
3. Severino Poletto, 18 marzo 1933 - Italia
4. Juan Sandoval Íñiguez, 28 marzo 1933 - Messico
Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni: ecco il testo integrale
"Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa". Cosi comincia il testo dell'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. "Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio - prosegue il documento - sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.
Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.
Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice".
"Carissimi Fratelli - conclude il Papa - vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio".
11 febbraio 2013
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