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Regione, ecco lo Statuto del… presidente –
Presentata ufficialmente la proposta di legge di modifica dello Statuto della Regione. I firmatari sono i consiglieri regionali del Pd Mimmo Battaglia, Nicola Irto e Sebi Romeo e Francesco D’Agostino della lista “Oliverio Presidente”. Il testo, che sarà all’esame dell’Assemblea in programma il prossimo 20 gennaio per la prima lettura, prevede due articoli che in sostanza introducono tre novità rispetto allo Statuto vigente (alla fine di questo servizio in allegato e scaricabili lo Statuto vigente e le nuove norme di modifica). Anzitutto, si elimina il vincolo del 50 per cento di assessori “interni”, cioè consiglieri regionali, in modo da consentire al presidente della Giunta di avere “briglia sciolta” nella scelta della sua squadra di governo, che quindi potrà anche essere composta di tutti “esterni”, sempre nel massimo di sei. Inoltre, si introduce la figura del consigliere “delegato” per determinate materie, con possibilità di partecipare alle riunioni di Giunta che trattano la materia anche se senza diritto di voto. Infine, scompare la – contestatissima – figura del consigliere “supplente”, del resto impugnata dal governo per presunta incostituzionalità. La mini-riforma sarà a costo zero soltanto per le parte sul consigliere “delegato”, che non avrà indennità né una struttura speciale, mentre è evidente che l’altra novità, nel caso in cui il governatore alla fine decidesse di avvalersi di assessori solo “esterni”, avrà comunque un certo impatto sulle casse della Regione. In ogni caso, una mini-riforma da molti ritenuta necessaria e fortemente voluta e ispirata dal presidente Mario Oliverio, che all’approvazione della modifica dello Statuto ha subordinato il varo della sua Giunta. Lo stesso Oliverio ha motivato la mini-riforma affermando che in questo modo la Regione Calabria si allineerà a quasi tutte le altre Regioni italiane. Non manca chi rivela, in questo nuovo testo, una sorta di “virata” iper-presidenzialistica dello Statuto, che darebbe al governatore ancora più “campo libero” di quanto già non abbia e di quanto già lo stesso Oliverio starebbe praticando, visto che a distanza di due mesi dal voto ancora non ha composto la sua Giunta andando avanti a suon di decretazione “solitaria”. Forse chi sostiene questa tesi non si sbaglia, ma finalmente un testo c’è, finalmente prendono forma le modifiche dello Statuto invocate da Oliverio e dalla sua maggioranza di centrosinistra. Martedì in consiglio regionale la prima lettura: per l’approvazione è necessaria la maggioranza qualificata, ma non dovrebbero esserci problemi di sorta, anche perché insistenti voci di corridoio riferiscono che sosterrà la mini-riforma dello Statuto pure l’Ncd, che con il Pd “tresca” ormai alla luce del sole. Qualche “mugugno” serpeggerebbe sull’eliminazione della figura del consigliere “supplente”, ma sarà destinato a rientrare. E’ probabile poi che dopo l’ok in prima lettura Oliverio finalmente chiuderà i tasselli del suo esecutivo, o almeno alcuni tasselli aspettando per gli altri la seconda lettura, che può aver luogo due mesi dopo la prima. Intanto, il consiglio regionale faccia in modo che passi la prima… (Ant. Cant.)