giovedì 14 aprile 2011

Gioia Tauro / Allarme dissesto idrogeologico.

Gioia Tauro / Allarme dissesto idrogeologico. Docenti e politici sulle conseguenze di una possibile esondazione del fiume Budello. Il sottosegretario Torchia: «Per la prevenzione pronti 4,5 milioni di euro» (QdC)



www.ilquotidianoweb.it 11 Aprile 2011 GIOIA TAURO - Nell'auditorium dell'istituto “Severi” a confronto sul dissesto idrogeologico in Calabria. L'argomento è stato affrontato sotto un duplice aspetto: la previsione e la prevenzione dei danni di un'eventuale esondazione del fiume Budello. L'incontro è stato promosso dal comitato “Sicurezza e difesa del fiume Budello”. Ha introdotto i lavori il geologo Giovanni Andiloro che, dopo i saluti di rito, è entrato nel vivo della questione proponendo un video shock sull'esondazione del fiume. Sono seguiti gli interventi degli specialisti, il primo dei quali, Fabio Scarmiglia, docente di geomorfologia e ricercatore, che ha spiegato le peculiarità del territorio calabrese, composto da bruschi cambiamenti morfologici dovuti alla vicinanza delle coste alle catene montuose. Successivamente ha descritto le numerose frane e gli altrettanti straripamenti che il nostro territorio ha subito nell'ultimo secolo. Con l'aiuto di una cartina ha spiegato le cause che sono alla base di tante catastrofi. Poi, Vincenzo Tripodi, ricercatore all'Unical, si è concentrato sul caso del Budello. Attraverso alcune fotografie Tripodi ha fatto notare come la foce del fiume sia sostanzialmente pulita mentre, addentrandosi nell'abitato gioiese, il flusso d'acqua diventa sempre più ostacolato da detriti. La relazione di Francesco Violo, presidente dell'Ordine calabrese dei geologi, è stata caratterizzata, anch'essa, da una descrizione di eventi alluvionali in Calabria dal 2008 al 2010. Il presidente ha proposto un meccanismo di prevenzione e previsione, parlando di presidi territoriali tecnici permanenti, composti da geologi e ingegneri idraulici, che dovrebbero porre rimedio al problema o almeno limitarlo. Violo ha rivolto una critica sulla mancata revisione dei piani di assesto. «Non viene - ha detto - aggiornato il monitoraggio dei territori della Piana o viene fatto di rado; ciò provoca eventi imprevisti». Maurizio Ponte, docente dell'Unical, ha citato i richiami normativi riferiti alla gestione del territorio da parte dei comuni, mettendo in evidenza quando e come la legge permette d'intervenire per la stabilizzazione e la messa in sicurezza delle zone a rischio, ossia metodi di stabilizzazione e bonifica dei versanti come reti paramassi, funi e chiodi, soluzioni ritenuti fondamentali dall'esperto. Giuseppe Bombino, ricercatore della Mediterranea di Reggio, ha fatto notare che l'esondazione del Budello è avvenuta in prossimità di ponti e attraversamenti che hanno bloccato il flusso d'acqua. Per il ricercatore la pioggia è stata una delle cause meno importanti dello straripamento. Da parte sua, il presidente del comitato promotore del convegno, Rocco Sciarrone, si è lamentato della disparità di trattamento tra il Veneto e la Calabria. Chiude Franco Torchia, sottosegretario regionale Protezione civile, che ha illustrato la necessità di ripristinare un meccanismo di prevenzione di eventi catastrofici: «Per questo sono stati stanziati 4,5mln di euro solo per il Budello. L'impegno, dunque, è massimo».

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