Danilo Colacino
CATANZARO -
La presentazione del servizio di monitoraggio e sorveglianza idrogeologica, avvenuta ieri nella Casa delle Culture, ha
segnato una tappa fondamentale nel processo di riconversione dell'Afor, agenzia alla quale è stata anche affidata la
medesima prestazione, e soprattutto l'utilizzo di ben 284 lavoratori ex Why Not. Un progetto, che già nella fase di
progettazione del piano attuativo 2011 ha posto una priorità degli interventi in difesa del suolo e prevenzione
idrogeologica. Alla conferenza stampa tenutasi per l'occasione sono intervenuti, fra gli altri, il governatore Giuseppe
Scopelliti, gli assessori regionali ai Lavori pubblici Pino Gentile e all'Agricoltura Michele Trematerra, il sottosegretario
alla Protezione Civile Franco Torchia, l'on. Michele Traversa, la presidente della Provincia Wanda Ferro, il commissario
liquidatore dell'Afor Pierluigi Mancuso, il suo vicario Valerio Grillo e il coordinatore territoriale del servizio
Domenico Ciocci.
Domenico Ciocci.
In apertura dell'incontro Mancuso - dopo un breve excursus su quanto avvenuto in passato - ha messo in risalto alcuni
rilevanti aspetti. «L'Afor ha spiegato in virtù di una legge regionale del 2009 "Norme per il
reclutamento di personale-presidi idraulici" è stata autorizzata ad assumere part-time delle nuove unità con la qualifica di
sorvegliante, addetto ai centri di digitalizzazione dei dati georeferenziati e ufficiale idraulico, necessari all'espletamento
delle mansioni di cui si è premesso, a mezzo di procedure selettive. Ecco perché ha continuato
attraverso i centri provinciali per l'impiego l'agenzia ha stilato le graduatorie in base ai requisiti richiesti nella
manifestazione d'interesse. Nel prosieguo, una commissione nominata ad hoc ha valutato l'idoneità dei candidati e ha
redatto l'elenco definitivo mediante il quale abbiamo potuto avviare 284 unità lavorative suddivise tra le tre diverse
qualifiche. Nel frattempo ha concluso la Giunta regionale ha variato la struttura organizzativa dei
presidi territoriali idrogeologici e idraulici nonché affidato la gestione tecnico-amministrativa degli uffici territoriali dei
presidi, fermo restando le competenze in materia di difesa del suolo attribuite alle Province».
A seguire il presidente Scopelliti si è soffermato sull'attenzione riservata dall'ente da lui guidato al progetto. «Abbiamo
fatto ha spiegato gioco di squadra, convinti che bisognasse profondere tutte le risorse economiche e
le energie possibili per l'Ambiente. Per noi rappresenta un investimento serio per il futuro. La Calabria nel recente passato
è stata purtroppo bersagliata da una serie di fenomeni atmosferici, che hanno devastato molte realtà.
Contro l'inclemenza
Contro l'inclemenza
del clima possiamo fare poco o niente, ma dobbiamo essere in grado però di prevenire. Una delle maniere migliori è
impedire la costruzione selvaggia in luoghi in cui è vietato edificare».
Sulla stessa lunghezza d'onda la Ferro: «L'opera di vigilanza è fondamentale per far sì che alla furia della natura, a volte
incontrollabile e incontenibile, non si aggiunga l'incuria o, peggio, la volontà di lucrare a ogni costo dell'uomo».
A DISTANZA DI QUALCHE MESE........................................................
Giovedì 08 Settembre 2011
"L'Afor è incapace di gestire il servizio di vigilanza e sorveglianza idraulica"Guccione, Censore, Aiello e De Gaetano presentano un'interrogazione a ScopellitiI Consiglieri regionali Guccione, Censore (PD), Aiello e De Gaetano (Gruppo Misto), hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe SCOPELLITI e all’assessore Regionale alle Infrastrutture ed ai Lavori Pubblici On. Pino GENTILE per sapere quali iniziative urgenti si intendono adottare per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono il pieno svolgimento delle attività del servizio di Vigilanza e Sorveglianza idraulica. Tale situazione, infatti, rischia di procurare gravi danni a persone e cose, visto che il Servizio non può essere espletato in conformità alle leggi vigenti in materia, per una non adeguata capacità tecnica-organizzativa dell’A.FO.R.. Ad oggi, infatti, nonostante l’ A.FO.R. sia stata autorizzata ad assumere, a mezzo di procedure selettive, personale part-time con qualifica di sorvegliante, addetto ai centri di digitalizzazione dei dati georeferenziati e ufficiale idraulico, necessario allo svolgimento del predetto servizio e che il servizio di monitoraggio della rete idrografica regionale sia esecutivo dal 20 dicembre 2010, il personale assunto non è ancora stato dotato dell’attrezzatura minima e indispensabile per garantire il servizio pubblico essenziale sia per il rilevamento che per il trattamento dei dati riscontrati sul territorio. Se a tutto ciò si aggiunge che per l’espletamento del servizio e, cioè, per il censimento costante delle opere idrauliche presenti e per la rilevazione delle situazioni di dissesto, pericolo ed abuso lungo le aste fluviali, mancano ancora una serie di strumentazioni tecniche e che la mancanza di tali strumenti rende vane tutte le attività d’ispezione effettuate dai sorveglianti e dagli ufficiali idraulici e che l’attuale organizzazione dell’A.FO.R. non assicura nessuna gestione dei dati rilevati da connettere ad un “Sistema Informativo”, essenziale per qualsiasi attività di prevenzione al Rischio Idrogeologico, ma principalmente di salvaguardia per incolumità della popolazione calabrese, Guccione, Censore, Aiello e De Gaetano chiedono a Scopelliti e Gentile se non si ritenga più idoneo che tali servizi trovino ad essere collocati nella “Autorità di bacino Regionale”, l’unico e solo ente preposto e a gestire tali attività (art. 2 della L. n. 35 recita infatti:"L'autorità di Bacino opera ...al fine di perseguire l'unitario governo dei bacini idrografici, indirizza, coordina e controlla le attività conoscitive di pianificazione, di programmazione e di attuazione inerenti ai bacini idrografici di propria competenza..."), per come avviene anche nelle altre Regioni Italiane. Ecco il testo integrale dell'interrogazione: Al PRESIDENTE del Consiglio Regionale della Calabria On. Francesco TALARICO S e d e Oggetto: Interrogazione a risposta immediata al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe SCOPELLITI e all’assessore Regionale alle Infrastrutture ed ai Lavori Pubblici On. Pino GENTILE Premesso che:
- sorveglianti ed ufficiali idraulici, con compito di monitorare la rete idrografica al fine di effettuare il censimento costante delle opere idrauliche presenti, delle situazioni di dissesto, pericolo ed abuso lungo le aste fluviali; - addetti ai centri di digitalizzazione dei dati georeferenziati, con l’immissione dei dati raccolti su software applicativo;
- servizio di Vigilanza e Sorveglianza idraulica (Capo I del R.D. 9 dicembre 1937, n. 2669) – consiste nella osservazione sistematica e programmata sia qualitativa che quantitativa di parametri fisici dei processi in atto nel bacino che rappresentano indicatori dello stato del bacino e del suo equilibrio (ci si può riferire a reti pluviometriche, a piezometri, idrografi, od altre reti strumentali); comprende le attività di rilevazione connesse alla gestione del Sistema Informativo del Rischio Idrogeologico e le attività anche di emergenza connesse alla Protezione Civile (Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004: “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile”); - servizio di Polizia idraulica (Capo VII del R.D. 25 luglio 1904, n. 523) – si esplica attraverso personale con la qualifica di Ufficiale Idraulico e/o Sorvegliante idraulico, con poteri anche sanzionatori (Capo II del R.D. 9 dicembre 1937, n. 2669), che vigila nei campi delle attività estrattive, delle cave, delle derivazioni idriche superficiali e sotterranee, degli effluenti liquidi, delle discariche di rifiuti, della protezione della flora e della fauna (in sintonia con le attività svolte dalle Province); - servizio di Piena (Capo VI del R.D. 9 dicembre 1937, n. 2669) – si esplica attraverso personale con la qualifica di Ufficiale Idraulico e/o di Sorvegliante Idraulico, che nella fase di allerta (durante un evento di piena), osserva, in maniera diretta e continua, i livelli idrici in corrispondenza di sezioni particolarmente significative, e, nella fase di allarme (dopo l’evento), assolve a Servizi di Protezione Civile atti a scongiurare danni a persone e cose o a ridurre il progredire dei dissesti (Delibera della Giunta della Regione Calabria n. 877 del 2 ottobre 2002). Considerato che: Ad oggi, nonostante che il servizio di monitoraggio della rete idrografica regionale è esecutivo dal 20 dicembre 2010, l’A.FO.R. non ha ancora dotato il personale dell’Attrezzatura minima e indispensabile per garantire il servizio pubblico essenziale, nella norma più adeguata sia per il rilevamento e sia per il trattamento dei dati riscontrati sul territorio. Atteso che: Per l’espletamento del servizio e cioè, il censimento costante delle opere idrauliche presenti e per la rilevazione delle situazioni di dissesto, pericolo ed abuso lungo le aste fluviali, MANCANO le seguenti strumentazioni: - Ricevitore GPS,per la localizzazione satellitare che consente di ubicare gli ambiti rilevati (dato fondamentale per il personale addetto ai centri di digitalizzazione dei dati); - Macchina Fotografica, per fornire una visione esatta della stato dell’ambito rilevato; - Strumenti di Misura, che permettano di effettuare con esattezza il censimento delle opere idrauliche; - Cartografia di dettaglio, adeguata al servizio ed aggiornata; - DPI - Dispositivi di Protezione Individuali, conformi e rispondenti alle caratteristiche dell’attività di sorveglianza; - Mezzi di trasporto, idonei al servizio; - Postazioni PC con software applicativi per garantire l’immissione dei dati raccolti e la digitalizzazione dei dati georeferenziati; - Sistema Informativo Territoriale e GIS, per assicurare l’Archiviazione dei dati georeferenziati, in modo che gli stessi siano fruibili. La mancanza delle suddette Attrezzature (minime), rende vane tutte le attività d’ispezione effettuate dai sorveglianti ed ufficiali idraulici, e l’attuale organizzazione dell’A.FO.R. non assicura NESSUNA GESTIONE dei dati rilevati da connettere ad un “Sistema Informativo” che è essenziale per qualsiasi attività di PREVENZIONE al Rischio Idrogeologico, ma principalmente di salvaguardia per incolumità della popolazione CALABRESE Si interrogano le S.V. per sapere quali iniziative urgenti si intendono adottare per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono il pieno svolgimento delle attività del servizio di Vigilanza e Sorveglianza idraulica, poichè tale situazione rischia di procurare gravi danni a persone e a cose visto che il Servizio non può essere espletato in conformità alle leggi vigenti in materia, per una non adeguata capacità tecnica-organizzativa delL’A.FO.R.. E se non ritiene più idoneo che tali servizi, trovino ad essere collocati nella “Autorità di bacino Regionale”, l’unico e solo entepreposto e a gestire tali attività(art. 2 della L. n. 35 "L'autorità di Bacino opera ...al fine di perseguire l'unitario governo dei bacini idrografici, indirizza, coordina e controlla le attività conoscitive di pianificazione, di programmazione e di attuazione inerenti ai bacini idrografici di propria competenza..."), per come è attuato nelle altre Regioni Italiane. Reggio Calabria, 07.09.2011 I Consiglieri Regionali Carlo Guccione Bruno Censore Ferdinando Aiello Antonino De Gaetano |
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