mercoledì 2 novembre 2011

Reggio: delegazione sorveglianza idraulica Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dal prefetto

Reggio: delegazione sorveglianza idraulica Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dal prefetto -

Dando seguito all’assemblea unitaria della sorveglianza idraulica tenuta il 18/10/2011 a Reggio Calabria, oggi 31/10/2011 una delegazione di lavoratori accompagnata dal segretario provinciale Enzo Musolino e dal segretario territoriale Zema Antonino, e per conto di FLAI CGIL e UILA UIL, si sono recati in prefettura.
La delegazione ha presentato il documento scaturito dall’assemblea scorsa a firma di tutti i lavoratori della Provincia di Reggio Calabria, in Prefettura alla presenza della Digos nella persona Carmelo Pucinotti, ed alla presenza della D.ssa Suraci per la Prefettura, che da subito  è stata sensibile sulla situazione dei lavoratori ed attenta alle questioni poste sul tavolo, con chiari ed inequivocabili riferimenti normativi su questo settore,  oltre che manifestare l’insistere della criticità dei ritardi dei pagamenti ed  inoltre denunciare lo stallo della situazione di questo settore. Settore riconosciuto di pubblica utilità in quanto deputato al monitoraggio delle aste pluviali e dei bacini idrici per prevenire dai danni  delle previsioni di eventi atmosferici avversi. Eventi che potrebbero provocare danni irreparabili in termini infrastrutturali e di incolumità pubblica, in ottemperanza alla normativa nazionale e regionale vigente in materia di difesa del suolo, in ossequio al piano comunitario delle alluvioni, e per quanto si chiede con assoluta urgenza la strutturazione effettiva del servizio di sorveglianza idrografica. Vista l’interpellanza regionale del 07/09/2011 n°168 che ancora ad oggi non ha avuto risposta.
Dare una risposta ed una soluzione darebbe dignità a questi lavoratori vincitori di un concorso pubblico, ma che si ritrovano con un contratto privato ma con compiti di pubblica utilità, auspicandone una stabilizzazione per poter dare un effettivo ed efficace servizio, e non lasciandolo part-time.
Questo risolverebbe non solo un problema di ordine sociale che nella sola provincia di Reggio riguarda ben 57 famiglie che si ritrovano con un contratto part-time, quando la loro funzione di pubblica utilità richiederebbe un full-time, quindi lavoratori poveri che con le attuali norme pensionistiche si troverebbero ad essere pensionati poverissimi!!, ma, anche rispetto agli ultimi articoli apparsi sulla stampa ed a quanto accade purtroppo in tutta Italia, che sia più utile investire in prevenzione sul territorio, cosa che attiene propriamente al servizio di sorveglianza idraulica, che intervenire con ingenti somme in “cure e pronto soccorso” che tamponano l’emergenza senza risolvere il problema.

Questo è il  documento consegnato al Prefetto di Reggio Calabria VARRATTA ieri mattina:

"Documento servizio di sorveglianza idraulica".

"I catastrofici eventi alluvionali che negli anni hanno devastato la Calabria, seminando morte e terrore, hanno messo a nudo la storica fragilità e vulnerabilità dell'intero territorio Calabro, con conseguente necessità ed urgenza di attivare una politica seria e concreta di tutela del suolo e salvaguardia dell’incolumità pubblica.
La Legge n.183 del 18 maggio 1989 "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo " dispone gli indirizzi programmatici, a cui attenersi, per l'attuazione su scala regionale del dispositivo legislativo in materia di tutela del territorio.
In particolare :
l'art. 10 , comma I , lettera F, stabilisce che le Regioni "provvedono , nei bacini di rilievo regionale, per la parte di propria competenza, alla organizzazione e al funzionamento del servizio di polizia idraulica, di piena e di pronto intervento idraulico ed a quelli per la gestione e la manutenzione delle opere".
Sulla base di quanto disposto dalla L.183 ^'articolo 2 della L.365/2000 (di riconversione del decreto Soverato), al comma I stabilisce che le regioni , "provvedono ad effettuare nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, un’ “attività” di sorveglianza e ricognizione lungo i corsi d'acqua…".
Ha riferimento generale è al R.D. N 523/1904 - ART.93 "istituzione del servizio di sorveglianza idraulica" ed al R.D.n.2669 del 03/12/1937 (Legge quadro di riferimento che disciplina il servizio di sorveglianza idraulica).
La Regione Calabria, con delibera di Giunta Regionale n.3/50 del 07/09/1999 avente ad oggetto "organizzazione del servizio di sorveglianza idraulica" ha avviato (con contratto di lavoro interinale) il servizio di controllo dei corsi d'acqua della regione,il servizio si è rilevato di fondamentale importanza per la redazione del P.A.I.(Piano Assetto Idrogeologico).
Dal 2002 al 2009 la Regione Calabria , con bandi di gara, ha inteso gestire il servizio in regime di outsourcing ( con personale ex interinale).
Successivamente, con Legge Regionale n.31 del 19/10/2009,modificata ed integrata dalla Legge Regionale n.52 del 28/12/2009,ha disposto il "reclutamento del personale – Presidi idraulici" al fine di garantire, continuità, al servizio pubblico essenziale di monitoraggio della rete idrografica regionale.
In data 20/12/2010 l'AFOR ( Azienda Forestale della Regione Calabria) previa regolare selezione pubblica per tramite gli ex uffici di collocamento territoriali, ha provveduto ad avviare in servizio circa 300 lavoratori su scala regionale con le qualifiche di: Ufficiale idraulico, Sorvegliante idraulico ed addetti ai centri di digitalizzazione.
In data 07/09/2011 gli On. Consiglieri Regionali F.Aiello, B.Censore,A.De Gaetano,C. Guccione, con interrogazione consiliare n.168 , indirizzata all'attenzione del Presidente della Giunta Regionale On.Giuseppe Scopelliti ed all'Assessore ai lavori pubblici On. Giuseppe Gentile, denunciano il gravissimo stato di disagio tecnico-organizzativo ed economico in cui versa allo stato il Servizio di Monitoraggio della rete Idrografica Regionale e chiedono , a chi di competenza, di volere rimuovere tutte le problematiche ostative elencate che non consentono il pieno e funzionale svolgimento delle attività' di vigilanza e sorveglianza idraulica.
Dopo attenta e dettagliata analisi della situazione, ed in ossequio a quanto sopraesposto, chiedono alle Istituzioni in indirizzo ,ognuno per quanto le compete ,di volersi attivare affinchè:
A) Le attività ed il personale del servizio di monitoraggio della rete idrografica regionale venga collocato all'interno delle strutture dell'Autorità di Bacino Regionale o in subordine presso il dipartimento della Protezione Civile Regionale.
B) Il rapporto di lavoro venga trasformato da contratto di lavoro di diritto privato a contratto di diritto pubblico in quanto i lavoratori che prestato servizio sono stati assunti dopo regolare selezione pubblica.
C) Il rapporto di lavoro , ad oggi part-time di tipo verticale con copertura per soli 3 giorni settimanali !!! , venga rimodulato in full-time con copertura per l'intera settimana lavorativa con annessa reperibilità per eventi di calamità naturale in quanto il servizio di sorveglianza idraulica è ritenuto "servizio essenziale di pubblica utilità” per fini di Protezione Civile."

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