Maltempo nella Calabria Jonica: frane, fiumi esondati e paesi isolati. Situazione critica
Piove da diverse ore in Calabria, con molti disagi per la popolazione soprattutto lungo la fascia ionica. La zona piu’ colpita, al momento, e’ quella del Soveratese, in provincia di Catanzaro. Nel centro di Isca sullo Jonio, la zona marina e’ rimasta isolata per diverse ore, dopo l’allagamento dei sottopassi che permettono l’accesso alla zona. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per abbattere un muro, fare defluire l’acqua e drenare la parte restante. In mattinata, nella stessa cittadina, e’ stata anche evacuata la scuola materna, invasa dall’acqua, con gli stessi Vigili del fuoco che hanno aiutato i bambini e il personale a lasciare l’ edificio per fare rientro a casa. Diversi gli incidenti sulla strada statale 106, prevalentemente a causa del cattivo tempo. Disagi anche nei centri di Badolato e Sant’Andrea, sempre nel Catanzarese.
Nel Reggino Jonico è un fiume a Platì.
Il Centro funzionale multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), intanto, ha allertato 40 comuni, dei quali 12 in livello 3 (massimo livello di allerta).
Nel Reggino Jonico è un fiume a Platì.
Il Centro funzionale multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), intanto, ha allertato 40 comuni, dei quali 12 in livello 3 (massimo livello di allerta).
SICILIA
Nubifragio a Messina, black-out elettrico: la città è al buio
L’intenso maltempo e la forte attivita’ elettrica, dovuta ai tanti fulmini che hanno colpito la parte orientale della Sicilia, hanno provocato diffusi guasti alle reti elettriche a media tensione e ad alcune cabine primarie dell’Enel. Gia’ preallertati dai bollettini meteo, tutti gli uomini e mezzi Enel disponibili sono subiti intervenuti per cercare di ripristinare il regolare servizio elettrico nelle aree colpite dall’intenso maltempo. La situazione piu’ difficile si e’ verificata a Messina dove, dalle 11:20, circa 20.000 clienti nel centro citta’ sono rimasti senza energia elettrica. La tempestivita’ di intervento ha consentito di limitare i disagi per i cittadini. I tecnici Enel, infatti, attraverso altre linee elettriche presenti nell’area, hanno progressivamente rialimentato tutte le forniture interessate. Alle 12:50 tutti i clienti di Messina erano gia’ stati rialimentati. Attualmente nella parte orientale dell’isola sono circa 10.000 i clienti senza energia elettrica. I tecnici Enel stanno operando affinche’, nelle prossime ore, sia possibile rialimentare anche queste forniture.
Nubifragio a Messina, black-out elettrico: la città è al buio
L’intenso maltempo e la forte attivita’ elettrica, dovuta ai tanti fulmini che hanno colpito la parte orientale della Sicilia, hanno provocato diffusi guasti alle reti elettriche a media tensione e ad alcune cabine primarie dell’Enel. Gia’ preallertati dai bollettini meteo, tutti gli uomini e mezzi Enel disponibili sono subiti intervenuti per cercare di ripristinare il regolare servizio elettrico nelle aree colpite dall’intenso maltempo. La situazione piu’ difficile si e’ verificata a Messina dove, dalle 11:20, circa 20.000 clienti nel centro citta’ sono rimasti senza energia elettrica. La tempestivita’ di intervento ha consentito di limitare i disagi per i cittadini. I tecnici Enel, infatti, attraverso altre linee elettriche presenti nell’area, hanno progressivamente rialimentato tutte le forniture interessate. Alle 12:50 tutti i clienti di Messina erano gia’ stati rialimentati. Attualmente nella parte orientale dell’isola sono circa 10.000 i clienti senza energia elettrica. I tecnici Enel stanno operando affinche’, nelle prossime ore, sia possibile rialimentare anche queste forniture.
Nubifragi nel Messinese Jonico: le foto da Santa Margherita
Grazie alle fotografie di Fabrizio Micalizzi, concesse in esclusiva a MeteoWeb, possiamo osservare lo scenario, di maltempo accentuato, che ha interessato oggi il Messinese Jonico. Le foto sono state scattate da Santa Margherita, dove sono caduti ben 74mm di pioggia. Poco più a sud, a Scaletta Zanclea, sono caduti 75mm. Nelle zone interne, sui Peloritani meridionali (dorsali orientali, affacciate allo Jonio) sono caduti fino a 100mm di pioggia e oltre nelle aree maggiormente colpite dalle precipitazioni.
Grazie alle fotografie di Fabrizio Micalizzi, concesse in esclusiva a MeteoWeb, possiamo osservare lo scenario, di maltempo accentuato, che ha interessato oggi il Messinese Jonico. Le foto sono state scattate da Santa Margherita, dove sono caduti ben 74mm di pioggia. Poco più a sud, a Scaletta Zanclea, sono caduti 75mm. Nelle zone interne, sui Peloritani meridionali (dorsali orientali, affacciate allo Jonio) sono caduti fino a 100mm di pioggia e oltre nelle aree maggiormente colpite dalle precipitazioni.
Forti nubifragi su Messina e provincia: torna la paura nelle aree alluvionate. Allerta meteo fino a venerdì
Torna la paura a Messina, Giampilieri e Scaletta Zanclea, le località disastrate dall’alluvione del 1° ottobre 2009 che ha lasciato una ferita aperta nei territori e nell’animo delle popolazioni locali. Violenti nubifragi hanno colpito, stamattina, tutta la Provincia con accumuli fino a 150mm di pioggia nelle zone interne tra Nebrodi e Peloritani. Tutti i corsi d’acqua si sono ingrossati. Allarme anche a Messina dove un’ordinanza del Sindaco Buzzanca ha “bloccato” nelle scuole gli alunni, in via precauzionale. Nelle aree alluvionate hanno suonato le sirene di emergenza con il segnale di “pre-allarme“, per la prima volta. A Giampilieri sono caduti più di 100mm di pioggia. Messina si è allagata con 40mm d’acqua, caduta in pochi minuti. Situazione critica nelle zone Joniche, dove sono state interrotte strade e ferrovie a causa di numerose frane, smottamenti e allagamenti. A Letojanni (vedi foto) una grossa colata di fango ha interessato parte del Paese, come in alcuni centri del Catanese Jonico. Decine di abitazioni sono rimaste isolate mentre in alcuni centri si spala il fango per liberare strade e case. Numerosissimi gli allagamenti, centinaia gli interventi dei vigili del fuoco. A Santa Teresa di Riva l’esondazione del torrente Savoca ha abbattuto un muro d’argine di 50 metri.
Torna la paura a Messina, Giampilieri e Scaletta Zanclea, le località disastrate dall’alluvione del 1° ottobre 2009 che ha lasciato una ferita aperta nei territori e nell’animo delle popolazioni locali. Violenti nubifragi hanno colpito, stamattina, tutta la Provincia con accumuli fino a 150mm di pioggia nelle zone interne tra Nebrodi e Peloritani. Tutti i corsi d’acqua si sono ingrossati. Allarme anche a Messina dove un’ordinanza del Sindaco Buzzanca ha “bloccato” nelle scuole gli alunni, in via precauzionale. Nelle aree alluvionate hanno suonato le sirene di emergenza con il segnale di “pre-allarme“, per la prima volta. A Giampilieri sono caduti più di 100mm di pioggia. Messina si è allagata con 40mm d’acqua, caduta in pochi minuti. Situazione critica nelle zone Joniche, dove sono state interrotte strade e ferrovie a causa di numerose frane, smottamenti e allagamenti. A Letojanni (vedi foto) una grossa colata di fango ha interessato parte del Paese, come in alcuni centri del Catanese Jonico. Decine di abitazioni sono rimaste isolate mentre in alcuni centri si spala il fango per liberare strade e case. Numerosissimi gli allagamenti, centinaia gli interventi dei vigili del fuoco. A Santa Teresa di Riva l’esondazione del torrente Savoca ha abbattuto un muro d’argine di 50 metri.
Nubifragio Messina; l’mmagine dell’Updraft del temporale che ha allagato Messina
Il forte temporale autorigenerante che da ore continua a funestare buona parte del versante ionico messinese e la città peloritana si è sviluppato nel tratto di mare antistante la costa di Giarre, Fiumefreddo e Giardini Naxos. Proprio qui si è creata l’area di convergenza in quota che ha dato la genesi alla struttura temporalesca che giunta in prossimità dell’area dello stretto di Messina è come esplosa in vari Cluster autonomi, ma legati fra loro in un unico sistema convettivo. Pensate che proprio in prossimità della dorsale peloritana le nubi temporalesche, costantemente alimentate da un “Updraft” (il punto dove si sprigiona la forte corrente ascesionale che alimenta i cumulonembi) posizionato lungo l’imboccatura meridionale dello stretto, la sommità delle nubi temporalesche ha sfondato i 12 km in altezza, fino al limite della troposfera per le nostre latitudini. In questo modo il sistema temporalesco è stato in grado di rimanere quasi stazionario, apportando continue precipitazioni tra il versante orientale dei Peloritani, il versante ionico messinese e l’area dello stretto di Messina, dove si sono registrate persino delle occasionali grandinate. La multicella temporalesca è tenuta in vita da una convergenza che persiste nei medi-bassi strati lungo il versante orientale dei monti Peloritani, tra un umido flusso sciroccale che interagisce con una corrente molto umida e più instabile che scorre da S-SO, sopra le creste dei monti Peloritani. Per questo ci aspettiamo una persistenza dei fenomeni temporaleschi fino alla serata successiva, almeno fino alla serata, allorquando il sistema temporalesco andrà gradualmente a sgonfiarsi spostandosi sul basso Tirreno. Su Messina e lungo l’area dello stretto a breve dovrebbero arrivare delle maggiori schiarite, con una pausa della fenomenologia. Ma bisogna fare molta attenzione alla gran quantità d’acqua che sta cadendo lungo la dorsale peloritana, dove solo nella caserma di Ziriò si sfondati i 150 mm in pochissime ore. Ancora più incredibili gli oltre 150 mm di Saponara, diluiti in meno di 5 ore. Tutta questa quantità d’acqua caduta sulle alture sopra Messina sta letteralmente ingrossando i vari torrenti che attraversano la città, che nelle prossime ore saranno costretti a scaricare a valle una enorme mole di acqua e detriti pronta a riversarsi sullo stretto. Per questo raccomandiamo tutti i cittadini di evitare di sostare lungo le fiumare.
Il forte temporale autorigenerante che da ore continua a funestare buona parte del versante ionico messinese e la città peloritana si è sviluppato nel tratto di mare antistante la costa di Giarre, Fiumefreddo e Giardini Naxos. Proprio qui si è creata l’area di convergenza in quota che ha dato la genesi alla struttura temporalesca che giunta in prossimità dell’area dello stretto di Messina è come esplosa in vari Cluster autonomi, ma legati fra loro in un unico sistema convettivo. Pensate che proprio in prossimità della dorsale peloritana le nubi temporalesche, costantemente alimentate da un “Updraft” (il punto dove si sprigiona la forte corrente ascesionale che alimenta i cumulonembi) posizionato lungo l’imboccatura meridionale dello stretto, la sommità delle nubi temporalesche ha sfondato i 12 km in altezza, fino al limite della troposfera per le nostre latitudini. In questo modo il sistema temporalesco è stato in grado di rimanere quasi stazionario, apportando continue precipitazioni tra il versante orientale dei Peloritani, il versante ionico messinese e l’area dello stretto di Messina, dove si sono registrate persino delle occasionali grandinate. La multicella temporalesca è tenuta in vita da una convergenza che persiste nei medi-bassi strati lungo il versante orientale dei monti Peloritani, tra un umido flusso sciroccale che interagisce con una corrente molto umida e più instabile che scorre da S-SO, sopra le creste dei monti Peloritani. Per questo ci aspettiamo una persistenza dei fenomeni temporaleschi fino alla serata successiva, almeno fino alla serata, allorquando il sistema temporalesco andrà gradualmente a sgonfiarsi spostandosi sul basso Tirreno. Su Messina e lungo l’area dello stretto a breve dovrebbero arrivare delle maggiori schiarite, con una pausa della fenomenologia. Ma bisogna fare molta attenzione alla gran quantità d’acqua che sta cadendo lungo la dorsale peloritana, dove solo nella caserma di Ziriò si sfondati i 150 mm in pochissime ore. Ancora più incredibili gli oltre 150 mm di Saponara, diluiti in meno di 5 ore. Tutta questa quantità d’acqua caduta sulle alture sopra Messina sta letteralmente ingrossando i vari torrenti che attraversano la città, che nelle prossime ore saranno costretti a scaricare a valle una enorme mole di acqua e detriti pronta a riversarsi sullo stretto. Per questo raccomandiamo tutti i cittadini di evitare di sostare lungo le fiumare.
Violentissimo nubifragio ad Augusta, nel Siracusano. Città allagata, danni e disagi
Alle 20:30 circa un violentissimo nubifragio ha colpito Augusta, cittadina costiera del Siracusano. Pioggia torrenziale, grandine, tuoni e fulmini imperversano senza sosta tanto che sono già caduti 90mm di pioggia e continua incessantemente. Segnalati numerosi allagamenti con danni e disagi. Anche a Catania è in corso un forte temporale con spettacolari fulminazioni.
Alle 20:30 circa un violentissimo nubifragio ha colpito Augusta, cittadina costiera del Siracusano. Pioggia torrenziale, grandine, tuoni e fulmini imperversano senza sosta tanto che sono già caduti 90mm di pioggia e continua incessantemente. Segnalati numerosi allagamenti con danni e disagi. Anche a Catania è in corso un forte temporale con spettacolari fulminazioni.
Forti temporali nel Messinese: nubifragi in tutta la Provincia. Superati i 120mm!
Sta diluviando nel Messinese Jonico a causa di violenti temporali autorigeneranti che stanno colpendo gran parte della Provincia. Alla Caserma Forestale di Ziriò, nel comune di Saponara, sono caduti più di 120mm di pioggia e continua a diluviare. La situazione è critica su gran parte della Provincia e nella zona settentrionale del Catanese Jonico. Allarme a Calatabiano e Pasteria con frane, smottamenti e fango nel centro dei paesi. L’Alcantara, come tutti gli altri corsi d’acqua della provincia, è paurosamente ingrossato.
Sta diluviando nel Messinese Jonico a causa di violenti temporali autorigeneranti che stanno colpendo gran parte della Provincia. Alla Caserma Forestale di Ziriò, nel comune di Saponara, sono caduti più di 120mm di pioggia e continua a diluviare. La situazione è critica su gran parte della Provincia e nella zona settentrionale del Catanese Jonico. Allarme a Calatabiano e Pasteria con frane, smottamenti e fango nel centro dei paesi. L’Alcantara, come tutti gli altri corsi d’acqua della provincia, è paurosamente ingrossato.
Forte temporale nel Messinese: allagamenti e torrenti esondati a Letojanni
Un violento temporale sta colpendo il Messinese Jonico causando problemi soprattutto a Gaggi e Letojanni. Nei due piccoli comuni le strade sono allagate e ci sono state delle frane. E’ anche esondato il torrente Letojanni e fango e detriti sono stati trasportati in stada bloccando la circolazione delle auto.
Un violento temporale sta colpendo il Messinese Jonico causando problemi soprattutto a Gaggi e Letojanni. Nei due piccoli comuni le strade sono allagate e ci sono state delle frane. E’ anche esondato il torrente Letojanni e fango e detriti sono stati trasportati in stada bloccando la circolazione delle auto.
Si intensifica il maltempo al sud: allarme nel Messinese Jonico alluvionato, nubifragio a Giampilieri
Si sta ulteriormente intensificando il maltempo Forti nubifragi stanno colpendo molte aree di Sicilia, Calabria e Puglia. Un violento temporale si sta abbattendo sulle zone joniche del Messinese duramente alluvionate il 1° ottobre 2009. Tra Giampilieri, Altolia e Scaletta Zanclea stanno suonando nuovamente le sirene. A Giampilieri sono già caduti 100mm di pioggia e continua a diluviare! Forti temporali stanno colpendo vaste aree di tutte le Regioni meridionali
Si sta ulteriormente intensificando il maltempo Forti nubifragi stanno colpendo molte aree di Sicilia, Calabria e Puglia. Un violento temporale si sta abbattendo sulle zone joniche del Messinese duramente alluvionate il 1° ottobre 2009. Tra Giampilieri, Altolia e Scaletta Zanclea stanno suonando nuovamente le sirene. A Giampilieri sono già caduti 100mm di pioggia e continua a diluviare! Forti temporali stanno colpendo vaste aree di tutte le Regioni meridionali
CALABRIA
Allarme meteo in Calabria, zone joniche bersagliate dai temporali
”Dalle prime ore della giornata la regione e’ interessata da precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale, che hanno determinato criticita’ diffuse nei territori delle province di Catanzaro (zona Jonica centrale) e Crotone (Marchesato). In particolare un viadotto della SS106, nel comune di Badolato, e’ stato chiuso alla circolazione viaria. Inoltre si sta valutando la possibilita’ di evacuare alcune scuole dello stesso comune. Allo stato sono stati allertati circa 40 comuni, dei quali 12 in livello 3 (massimo livello di allerta)”. E’ quanto riferisce il Centro Funzionale Multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), che sta seguendo H24 l’evoluzione meteo in Calabria, trasmettendo bollettini periodici alla protezione civile regionale ed alle Prefetture delle cinque province calabresi. Sull’evoluzione della situazione meteo, Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal riferisce di aver ”effettuato un’estensione dell’Avviso di Criticita’ di livello 1 per tutta la regione. In merito all’evoluzione del fenomeno meteo, le precipitazioni continueranno ad interessare il versante Jonico per le prossime 24 ore. Tali precipitazioni potranno avere anche carattere di rovescio o temporale. La rete di monitoraggio del Centro Funzionale Multirischi ha misurato i seguenti valori significativi: Petrona’: 122 mm in 12 ore, Santa Caterina allo Jonio: 85 in 12 ore”.
Allarme meteo in Calabria, zone joniche bersagliate dai temporali
”Dalle prime ore della giornata la regione e’ interessata da precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale, che hanno determinato criticita’ diffuse nei territori delle province di Catanzaro (zona Jonica centrale) e Crotone (Marchesato). In particolare un viadotto della SS106, nel comune di Badolato, e’ stato chiuso alla circolazione viaria. Inoltre si sta valutando la possibilita’ di evacuare alcune scuole dello stesso comune. Allo stato sono stati allertati circa 40 comuni, dei quali 12 in livello 3 (massimo livello di allerta)”. E’ quanto riferisce il Centro Funzionale Multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), che sta seguendo H24 l’evoluzione meteo in Calabria, trasmettendo bollettini periodici alla protezione civile regionale ed alle Prefetture delle cinque province calabresi. Sull’evoluzione della situazione meteo, Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal riferisce di aver ”effettuato un’estensione dell’Avviso di Criticita’ di livello 1 per tutta la regione. In merito all’evoluzione del fenomeno meteo, le precipitazioni continueranno ad interessare il versante Jonico per le prossime 24 ore. Tali precipitazioni potranno avere anche carattere di rovescio o temporale. La rete di monitoraggio del Centro Funzionale Multirischi ha misurato i seguenti valori significativi: Petrona’: 122 mm in 12 ore, Santa Caterina allo Jonio: 85 in 12 ore”.
Furioso nubifragio su Reggio Calabria: grandine, tempeste di fulmini e pioggia torrenziale. Tutte le foto
Dopo una mattinata di tuoni avvertiti in lontananza, verso la Sicilia Jonica, dove tra Messinese e Catanese imperversava il maltempo sin dall’alba, dalle 12:30 in poi i temporali “Siciliani” hanno iniziato ad attraversare lo Stretto di Messina dirigendosi verso Reggio e la Calabria meridionale. A Reggio ha iniziato a piovere intorno alle 13:00, dapprima debolmente, ma dalle 13:15 in poi s’è scatenata un’autentica tempesta di grandine, dopo che da diversi minuti imperversavano sul mare e nella zona sud della città continui fulmini e saette. La grandinata è stata intensa ed è durata circa un quarto d’ora. Qui abbiamo già pubblicato alcuni video ricevuti in Redazione. Ma il maltempo ha dato “spettacolo” anche con nubi temporalesche spettacolari e mostruose. In città continua a piovere con atmosfera cupa, ma al momento la precipitazione è debole nonostante ci siano ancora molte saette con forti tuoni. Sono caduti 40mm di pioggia in un’ora circa, di cui 25mm in un quarto d’ora, durante la fase clou della precipitazione, tra le 13:20 e le 13:35. Segnalati diversi allagamenti. La temperatura è precipitata a +15°C dopo che in mattinata, complice lo scirocco, già alle 08:30 c’erano +21°C, un valore elevato che ha alimentato i contrasti termici e la violenza del temporale. La formazione della grandine, infatti, è stata provocata proprio dalle forti correnti ascensionali interne ai cumulonembi (le nubi temporalesche) che hanno attraversato lo Stretto da sud/ovest verso nord/est, portando aria fredda su un territorio in cui da giorni ai bassi strati c’era scirocco con temperature miti, sempre tra +22 e +23°C nelle ore diurne. Il maltempo durerà ancora due giorni: fino a venerdì avremo piogge a tratti intense e temporalesche, seppur alternati con schiarite e momenti di calma. Su MeteoWeb tutti gli aggiornamenti in tempo reale.
Dopo una mattinata di tuoni avvertiti in lontananza, verso la Sicilia Jonica, dove tra Messinese e Catanese imperversava il maltempo sin dall’alba, dalle 12:30 in poi i temporali “Siciliani” hanno iniziato ad attraversare lo Stretto di Messina dirigendosi verso Reggio e la Calabria meridionale. A Reggio ha iniziato a piovere intorno alle 13:00, dapprima debolmente, ma dalle 13:15 in poi s’è scatenata un’autentica tempesta di grandine, dopo che da diversi minuti imperversavano sul mare e nella zona sud della città continui fulmini e saette. La grandinata è stata intensa ed è durata circa un quarto d’ora. Qui abbiamo già pubblicato alcuni video ricevuti in Redazione. Ma il maltempo ha dato “spettacolo” anche con nubi temporalesche spettacolari e mostruose. In città continua a piovere con atmosfera cupa, ma al momento la precipitazione è debole nonostante ci siano ancora molte saette con forti tuoni. Sono caduti 40mm di pioggia in un’ora circa, di cui 25mm in un quarto d’ora, durante la fase clou della precipitazione, tra le 13:20 e le 13:35. Segnalati diversi allagamenti. La temperatura è precipitata a +15°C dopo che in mattinata, complice lo scirocco, già alle 08:30 c’erano +21°C, un valore elevato che ha alimentato i contrasti termici e la violenza del temporale. La formazione della grandine, infatti, è stata provocata proprio dalle forti correnti ascensionali interne ai cumulonembi (le nubi temporalesche) che hanno attraversato lo Stretto da sud/ovest verso nord/est, portando aria fredda su un territorio in cui da giorni ai bassi strati c’era scirocco con temperature miti, sempre tra +22 e +23°C nelle ore diurne. Il maltempo durerà ancora due giorni: fino a venerdì avremo piogge a tratti intense e temporalesche, seppur alternati con schiarite e momenti di calma. Su MeteoWeb tutti gli aggiornamenti in tempo reale.
Maltempo nella Calabria Jonica: frane, fiumi esondati e paesi isolati. Situazione critica
Piove da diverse ore in Calabria, con molti disagi per la popolazione soprattutto lungo la fascia ionica. La zona piu’ colpita, al momento, e’ quella del Soveratese, in provincia di Catanzaro. Nel centro di Isca sullo Jonio, la zona marina e’ rimasta isolata per diverse ore, dopo l’allagamento dei sottopassi che permettono l’accesso alla zona. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per abbattere un muro, fare defluire l’acqua e drenare la parte restante. In mattinata, nella stessa cittadina, e’ stata anche evacuata la scuola materna, invasa dall’acqua, con gli stessi Vigili del fuoco che hanno aiutato i bambini e il personale a lasciare l’ edificio per fare rientro a casa. Diversi gli incidenti sulla strada statale 106, prevalentemente a causa del cattivo tempo. Disagi anche nei centri di Badolato e Sant’Andrea, sempre nel Catanzarese. Nel Reggino Jonico è un fiume a Platì.
Piove da diverse ore in Calabria, con molti disagi per la popolazione soprattutto lungo la fascia ionica. La zona piu’ colpita, al momento, e’ quella del Soveratese, in provincia di Catanzaro. Nel centro di Isca sullo Jonio, la zona marina e’ rimasta isolata per diverse ore, dopo l’allagamento dei sottopassi che permettono l’accesso alla zona. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per abbattere un muro, fare defluire l’acqua e drenare la parte restante. In mattinata, nella stessa cittadina, e’ stata anche evacuata la scuola materna, invasa dall’acqua, con gli stessi Vigili del fuoco che hanno aiutato i bambini e il personale a lasciare l’ edificio per fare rientro a casa. Diversi gli incidenti sulla strada statale 106, prevalentemente a causa del cattivo tempo. Disagi anche nei centri di Badolato e Sant’Andrea, sempre nel Catanzarese. Nel Reggino Jonico è un fiume a Platì.
Maltempo nello Stretto di Messina: la quiete dopo la tempesta (foto)
Calma di vento, cielo parzialmente nuvoloso, temperatura sui +16°C in risalita dopo i picchi di +14°C durante le fasi più intense del nubifragio (stamattina c’erano +21°C alle 08:30!): questo è l’attuale scenario di Reggio Calabria e dello Stretto di Messina, dopo la violenta tempesta di stamattina. Il peggio è passato, anche se fino a venerdì il tempo resterà instabile e potranno esserci altre piogge, anche forti.
Calma di vento, cielo parzialmente nuvoloso, temperatura sui +16°C in risalita dopo i picchi di +14°C durante le fasi più intense del nubifragio (stamattina c’erano +21°C alle 08:30!): questo è l’attuale scenario di Reggio Calabria e dello Stretto di Messina, dopo la violenta tempesta di stamattina. Il peggio è passato, anche se fino a venerdì il tempo resterà instabile e potranno esserci altre piogge, anche forti.
Altro spaventoso video del nubifragio di stamattina a Reggio Cal.
Pubblichiamo un altro spaventoso video girato oggi in via Cardinale Portanova, a Reggio Calabria, durante il violento nubifragio, intorno alle 13:30:
Pubblichiamo un altro spaventoso video girato oggi in via Cardinale Portanova, a Reggio Calabria, durante il violento nubifragio, intorno alle 13:30:
Nessun commento:
Posta un commento