Agli italiani dico: ‘abbiate buona memoria e ricordatevi di chi è il merito dell’abolizione dell’Imu’.
Il lavoro non finisce qui. Ora ci sarà sorveglianza su questa ‘service tax’, per noi la prima casa è sacra.
L’aumento dell’Iva non si deve fare e credo che si possa non fare. Non
c’è sicurezza di avere, con l’eventuale aumento dell’Iva, un aumento
delle entrate e dell’erario. Ora serve una scossa in positivo oppure
saremo inchiodati ad una tendenza recessiva. O riprendiamo a correre o
rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi. Il Paese ha problemi
molto gravi, occorre massimo impegno da parte di tutti. L’obiettivo
fondamentale è l’ulteriore alleggerimento fiscale per gli italiani: i
consumi interni sono moribondi, serve uno shock economico positivo,
quindi serve lasciare i soldi nelle mani delle famiglie.
Oltre a
problemi economici c’è una questione di fondo che non si può mettere da
parte: è il caso della democrazia italiana. Se qualcuno pensasse di
eliminare il leader del primo partito italiano, ovvero il sottoscritto,
con un voto parlamentare, contrario peraltro al parere di autorevoli
giuristi, e questo venisse fatto sulla base di una sentenza allucinante
e fondata sul nulla ci ritroveremmo in presenza di una ferita profonda e
inaccettabile per la democrazia. Credo che milioni di italiani non lo
permetterebbero.
[dall’intervento a "Studio Aperto" del 29 agosto 2013].
Il lavoro non finisce qui. Ora ci sarà sorveglianza su questa ‘service tax’, per noi la prima casa è sacra.
L’aumento dell’Iva non si deve fare e credo che si possa non fare. Non c’è sicurezza di avere, con l’eventuale aumento dell’Iva, un aumento delle entrate e dell’erario. Ora serve una scossa in positivo oppure saremo inchiodati ad una tendenza recessiva. O riprendiamo a correre o rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi. Il Paese ha problemi molto gravi, occorre massimo impegno da parte di tutti. L’obiettivo fondamentale è l’ulteriore alleggerimento fiscale per gli italiani: i consumi interni sono moribondi, serve uno shock economico positivo, quindi serve lasciare i soldi nelle mani delle famiglie.
Oltre a problemi economici c’è una questione di fondo che non si può mettere da parte: è il caso della democrazia italiana. Se qualcuno pensasse di eliminare il leader del primo partito italiano, ovvero il sottoscritto, con un voto parlamentare, contrario peraltro al parere di autorevoli giuristi, e questo venisse fatto sulla base di una sentenza allucinante e fondata sul nulla ci ritroveremmo in presenza di una ferita profonda e inaccettabile per la democrazia. Credo che milioni di italiani non lo permetterebbero.
[dall’intervento a "Studio Aperto" del 29 agosto 2013].
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