Un sondaggio inattendibile, realizzato da una società storicamente inaffidabile,
tanto inaffidabile che addirittura potremmo considerare di buon auspicio il
risultato pubblicato. E’ quanto afferma il Comitato elettorale per Wanda Ferro
Presidente, a proposito dei risultati della ricerca commissionata da una
testata regionale. Certamente – continua il Comitato – il sondaggio non frenerà
la nostra corsa né il nostro entusiasmo. L’istituto di ricerca ha intervistato
circa 800 persone: un dato microscopico rispetto al
milione di persone che vanno al voto. In sostanza, tra Wanda Ferro e Mario
Oliverio ci sarebbe la differenza di un centinaio di voti. Come dire che il
centrosinistra vince in uno degli oltre 2400 seggi elettorali calabresi!
Soprattutto appare assolutamente al di fuori di ogni logica il distacco
abissale nella provincia di Cosenza, dove i dati in nostro possesso, e il
travolgente entusiasmo che accoglie Wanda Ferro nei tanti incontri, indicano
una costante rimonta. Eppure i precedenti in materia, spesso con bufale create
in maniera casuale e poco metodica (dai 15 punti tra Bersani e Berlusconi poi
giunti alla pari, al pareggio tra Renzi e Grillo alle europee, finito con un
distacco di 20 punti) dovrebbero servire a non usare lo strumento dei sondaggi
in un modo così destabilizzante per la democratica scelta degli elettori.
Chissà se la gente intervistata ha pensato di trovare sulla scheda il nome di
Renzi e non quello del suo nemico giurato Mario Oliverio. Senza contare, tanto
stupefacente da suscitare una certa ilarità, l’idea di un quarto polo vicino
alla soglia del quorum, nonostante sia formato da due partiti prossimi alla
totale estinzione, che hanno come unici obiettivi quelli di assicurarsi qualche
poltrona e vendersi come stampella al migliore offerente. Stentiamo davvero a
credere che tra i Calabresi ci sia una così forte volontà di tenere in vita i
vecchi cinghiali e i potentati. Veniamo poi alla società che ha realizzato il
sondaggio: nel 2013, sempre in Calabria elezioni politiche, la stessa società
aveva assegnato 14 punti percentuali a favore di Bersani su Berlusconi, che poi
finì 2 punti avanti, quindi un errore di 16 punti in percentuale. Gli stessi
sondaggisti davano al 14% Grillo, che in realtà arrivò al 25%, con una
differenza tra i voti previsti e quelli ottenuti di circa l’80%. Nel complesso
questi sondaggisti in Calabria avevano sbagliato due settimane prima del voto
le previsioni elettorali del 2013, di oltre 30 punti in percentuale. Numeri
inattendibili storicamente, tanto da chiedersi se il campione di riferimento
sia cambiato oppure se sia composto da bugiardi o da gente orientata
politicamente. Siamo certi che la notte tra il 23 e il 24 novembre smentirà
risultati così inverosimili, che sembrano studiati a tavolino per dare soccorso
ad un centrosinistra in scompiglio per la straordinaria rimonta di Wanda Ferro,
ed ai loro più o meno occulti alleati.
COMITATO ELETTORALE PER WANDA FERRO
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