venerdì 20 gennaio 2012

PRESIDI IDRAULICI IN CALABRIA???



SONO PASSATI ANNI E ANCORA NULLA DI FATTO PER L'ISTITUZIONE DEI PRESIDI IDRAULICI IN CALABRIA -
DI COSA SI DISCUTEVA  AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA SABATO 28 Dicembre 2001 - un breve passo -

Signor Presidente, colleghi consiglieri, onorevoli assessori, oggi approviamo uno strumento molto importante per la Regione Calabria, anche se con un po’ di ritardo rispetto agli impegni assunti nel dopo Soverato. L’utilità dello strumento l’ha espressa molto bene il Presidente della Commissione, l’onorevole Senatore: è uno strumento che finalmente va a legiferare su molte problematiche esistenti nel nostro territorio.
Grande lavoro è stato espletato dai sorveglianti idraulici per la realizzazione di questo Piano, tanto c’è ancora da fare e oggi chiedevo al Presidente della Commissione, lo chiedo oggi ufficialmente al Presidente del Consiglio, che venga messa in discussione nella prossima seduta della Commissione ambiente e territorio la proposta di legge su cave e torbiere, che è un altro anello molto importante per la tutela del nostro territorio.
Ho approvato il Piano in Commissione con una osservazione: il Piano non può che essere ancora più funzionale solo se funzionano tutti i 14 sottoambiti. Quindi vanno creati dei presìdi dell’Autorità di bacino ambito per ambito, affinché questi ambiti vengano costantemente monitorati, ripuliti e adeguati alle esigenze del territorio.
Pertanto, abbiamo presentato un emendamento all’articolo 15 bis per creare le condizioni per l’istituzione dei sottoambiti di bacino, perché noi riteniamo che se non ci sono i sottoambiti funzionanti, questo Piano rimane sulla carta.
Quindi, a prescindere dal lavoro intenso che si sta facendo e si farà per quanto riguarda il “112”, riteniamo che sia fondamentale per il funzionamento del Piano stralcio sull’assetto idrogeologico mettere in questo progetto di legge già dei punti fermi per il funzionamento del Piano stesso. Credo che solo così facciamo un servizio alla Calabria e ai calabresi, per evitare che succedano disgrazie e che ad ogni minima pioggia si abbiano problemi idrici, alluvioni, frane e quant’altro.
Il territorio va curato con le capacità e le professionalità che in questi anni i legislatori calabresi hanno avuto modo di far funzionare. Allora noi dobbiamo potenziare questo servizio, preservando, lavorando e manutenendo bene le nostre aste fluviali. Credo che oggi ci siano tutte le condizioni per mettere in atto questo passaggio di presìdio integrato di bacino con monitoraggio, sorveglianza e manutenzione dei corsi d’acqua.
Il presìdio viene istituito in forma stabile e continuativa per ciascuna delle aree di programma di cui alla legge regionale 35 del ’96. La programmazione delle attività, nonché l’organizzazione dei presìdi, viene affidata all’Autorità di bacino, mentre la gestione amministrativa e della realizzazione degli interventi viene affidata alle strutture dipartimentali regionali di competenza. Al presìdio integrato di bacino sono demandate le attività di polizia e sorveglianza idraulica di cui alla legge 305 del 2000, articolo 2.
Per tale attività si utilizzeranno con progetto demandato all’Autorità di bacino lavoratori idraulico-forestali attualmente in servizio, oltre al personale già qualificato nell’ambito dell’attività di sorveglianza idraulica effettuata dalla Regione Calabria.
Credo che sia fondamentale che questo progetto di legge venga integrato da questo emendamento per far sì che rendiamo un servizio valido alla Calabria. "-
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