da IL GIORNALE -
Berlusconi avvisa Monti: "Noi siamo arbitri Basta con le tasse altrimenti si va al voto"
Berlusconi, alla cena coi senatori del Pdl, ribadisce: "Riorganizziamo il partito con Alfano alla guida". Poi promette "collaborazione proficua" con Monti, ma lo avverte: "Questa volta con la manovra è andata così e per questioni di urgenza l'abbiamo approvata ma a Monti ho detto che è la prima e l'ultima volta. Siamo sempre il sostegno più importante di questa maggioranza e il governo dovrà relazionarsi con noi prima di portare qualsiasi provvedimento in Parlamento". E poi: "Le elezioni saranno possibili se questo governo continua con questa imposizione fiscale e se la posizione della sinistra e i sindacati continua sulla linea della rigidità
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Silvio Berlusconi lo ha già detto più volte: "Il Pdl è già in campagna elettorale". Stavolta il Cavaliere lo ripete agli eurodeputati del partito, che ha incontrato subito dopo l'incontro con Mario Monti. "Andiamo avanti forti della grande forza elettorale che ha il Pdl", ha detto l'ex premier ai suoi, "Siamo pronti a riorganizzare il partito con la guida di Angelino Alfano, preparandoci alle elezioni. Dobbiamo avere un approccio positivo". Oltre che internamente, il Pdl sta ripensando anche gli assetti con le altre forze politiche e in particolare con l'Udc, "che ha elettori cattolici, moderati, che sta con noi nel partito popolare europeo", ha detto Berlusconi che ha precisato: "È in quella direzione che concentreremo i nostri sforzi". Resta chiusa invece la porta sul fronte Fli.
Ma è sul rapporto con il presidente del Consiglio che poi Berlusconi si concentra, non esimandosi dal mettere dei paletti ben precisi. "Noi come Pdl dobbiamo essere consultati, ci deve essere una consultazione preventiva prima dei provvedimenti altrimenti non ci staremo", ha detto il Cavaliere, nel corso del suo intervento alla cena dei senatori del Pdl.
"Questa volta con la manovra è andata così - ha spiegato il Cavaliere - e per questioni di urgenza l'abbiamo approvata ma a Monti ho detto che è la prima e l'ultima volta. Siamo sempre il sostegno più importante di questa maggioranza e il governo dovrà relazionarsi con noi prima di portare qualsiasi provvedimento in Parlamento", ha ribadito il leader del Pdl, che poi ha aggiunto chiarezza al suo discorso, spiegando che "le elezioni saranno possibili se questo governo continua con questa imposizione fiscale e se la posizione della sinistra e i sindacati continua sulla linea della rigidità". Insomma, secondo Berlusconi "si potrebbe andare alle elezioni, siamo noi gli arbitri di questa situazione".
Per quanto riguarda l'ipotesi delle urne, Berlusconi ha precisato che "nessuno può dire quanto potrà durare questo governo. Si potranno verificare alcune condizioni: la prima è che c'é un accordo con l'Udc, con cui vinceremo sicuramente ed è per questo che dobbiamo avviare una trattativa che porti a stringere un'alleanza; l'altra è che se i sondaggi ci dicessero che possiamo vincere anche da soli".
Ma il Pdl non è l'unico che si sta preparando alle elezioni: "Non si sa come evolveranno le situazioni in Italia e quindi è chiaro che tutte le forze politiche si devono tenere pronte". Anche la Lega che ora sta "esercitando il suo ruolo di opposizione, che le è molto congeniale...". Un modo per il Carroccio che potrebbe anche "portare un accrescimento di consensi e di voti".
Parlando del vertice con Monti, inoltre, Berlusconi avrebbe detto che la collaborazione con il governo "sarà proficua". Dal canto suo il presidente del Consiglio ha chiesto un dialogo "fluido" fra governo e forze politiche che lo sostengono e avrebbe assicurato che non ci sarà bisogno di una nuova manovra nel 2012. Un incontro "cordiale" in cui il premier e il suo predecessore hanno parlato del futuro e di "ciò che si deve fare, soprattutto per quanto riguarda la crescita, il rilancio dell’economia e lo sviluppo". Per il Cavaliere, però, è importante che i provvedimenti presentati dal governo, prima di arrivare in Parlamento siano discussi con i leader di partito e i capigruppo parlamentari.
I due però non hanno discusso di frequenze tv, di articolo 18 o di riforma elettorale. Su questo tema la posizione del Berlusconi è sempre la stessa: "Questa è una buona legge ma deve essere assolutamente il premio di maggioranza al Senato". Ancora più importante, però, è "riformare l’architettura istituzionale, perchè non è possibile per un governo essere efficace se non ha mezzi per poterlo essere". Il Cavaliere non ha però rinunciato a far presente a Monti gli "inconvenienti che questo limite a mille euro può portare in certi settori, come quello degli antiquari, della moda di lusso, della gioielleria. C’è da mettere da una parte l’esigenza di combattere l’evasione, ma dall’altra c’è il timore che si possano ridurre i consumi".
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