STRADA COSTRUITA CON LA MONNEZZA: BLOCCATO TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI
Categoria: Cronaca Data: 30/01/2012
È in corso una vasta operazione dei carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna che stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere traendo in arresto 14 persone e notificando il divieto di dimora ad altri 11 soggetti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere, realizzazione di discariche non autorizzate e gestione illecita di rifiuti speciali nonché di frode in pubbliche forniture, truffa, intestazione fittizia di beni e altro, reati aggravati dall’aver favorito un clan camorristico. Nel mirino dell’inchiesta è finita la strada a scorrimento veloce che deve collegare il Vallo di Lauro con l'A30 Caserta-Salerno, i cui lavori erano affidati a Vallo di Lauro sviluppo spa e Impresa spa, in realtà gestiti da un imprenditore di riferimento del clan Fabbrocino, attraverso società intestate a prestanome.
Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore capo reggente Alessandro Pennasilico ha spiegato che l'appalto per la superstrada aveva un valore pari a 4 milioni di euro e prevedeva la realizzazione di 8 chilometri di percorso, per un totale stimato in 3 milioni di metri cubi di materiale. La tecnica è quella già denunciata nel rapporto di Legambiente sulle ecomafie: i rifiuti speciali, come plastica, amianto, bitume, venivano sepolti sotto e all'interno di opere pubbliche da aziende che acquisivano grosse commesse in subappalto. Nell'indagine è stato sequestrato un tratto di superstrada tra Napoli e Avellino con chiare tracce di tali sostanze. Il materiale utilizzato, proveniente da rifiuti di vario genere, aveva un costo originario di 1,10 euro a metro cubo e, dopo vari passaggi, spacciato per terreno vegetale, è stato venduto a 6-7 euro.
Nel tratto di strada sequestrato sono stati rinvenuti anche un ferro da stiro e copertoni. Il materiale utilizzato, proveniente da rifiuti di vario genere, aveva un costo originario di 1,10 euro a metro cubo e, dopo vari passaggi, spacciato per terreno vegetale, è stato venduto a 6-7 euro. "Così realizzata, l'opera, è pericolosa per la salute e per la sicurezza, poiché non è garantita la tenuta della strada", ha spiegato il procuratore. Le società coinvolte utilizzavano diverse cave e sedi, localizzati nelle province di Napoli, Salerno e Caserta. I provvedimenti restrittivi riguardano anche subappaltatori dei lavori.
L'opera viaria insiste sul territorio di Palma Campania, nel nolano, e ha un progetto di sviluppo su 8 chilometri, con lotti già realizzati per 2,2 chilometri. Pertanto i carabinieri della compagnia di Nola, proprio nel corso d’indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno potuto scoprire e sgominare la vasta organizzazione criminale che era dedita al traffico illecito di rifiuti speciali e i cui proventi venivano in parte destinati a un clan operante nelle aree del Nolano e del Vesuviano. Durante l’operazione personale del Centro Operativo DIA di Napoli procederà al sequestro di aziende del valore complessivo stimato 8 milioni di euro e legate ai Fabbrocino. Nel corso dell'inchiesta erano già stati sequestrati beni per altri 17 milioni di euro circa.
(Fonte foto: Rete Internet)
Autore: CS.AG
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QUESTO SUCCEDE IN CAMPANIA.....E IN CALABRIA??????
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