De Filippo: "Gli interventi hanno riguardato 598 chilometri di fiumi e sono un esempio virtuoso di tutela della risorsa idrica".
L’attività di Polizia Idraulica e di controllo del
territorio (P.I.), introdotta dalla Legge n.365/2000, consiste
in una attività straordinaria di sorveglianza e ricognizione
lungo i corsi d’acqua, attraverso studi e sopralluoghi
finalizzati a rilevare le situazioni che possono determinare maggiore
pericolo, incombente e potenziale, per le persone e le cose, ed a identificare
gli interventi più urgenti da realizzare.
La Legge n.365/2000 fa dunque obbligo alle Regioni, di intesa con le
Province, con la collaborazione degli uffici dei Provveditorati alle
OO.PP., del Corpo Forestale dello Stato, dei Comuni e di tutti gli uffici
aventi competenza nel settore idrogeologico, di provvedere ad effettuare,
nell’ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, attività
mirate a porre particolare attenzione su:
a) le opere e gli insediamenti presenti in alveo e nelle relative
pertinenze;
b) i restringimenti nelle sezioni di deflusso prodotti dagli attraversamenti o da altre opere esistenti;
c) le situazioni di impedimento al regolare deflusso delle acque;
d) le situazioni di dissesto, in atto o potenziale,delle sponde e degli argini;
e) l’efficienza e la funzionalità delle opere idrauliche esistenti, il loro stato di conservazione;
f) qualsiasi altro elemento che possa dar luogo a situazione di allarme.
b) i restringimenti nelle sezioni di deflusso prodotti dagli attraversamenti o da altre opere esistenti;
c) le situazioni di impedimento al regolare deflusso delle acque;
d) le situazioni di dissesto, in atto o potenziale,delle sponde e degli argini;
e) l’efficienza e la funzionalità delle opere idrauliche esistenti, il loro stato di conservazione;
f) qualsiasi altro elemento che possa dar luogo a situazione di allarme.
Fiume Sauro - Località Tuorlo | Fiume Basento - Località Pantano Calciano |
Fondazione scalzata | Soglia divelta |
Il coordinamento di tali attività è svolto dall’Autorità
di Bacino competente, che assicura anche il necessario raccordo con
le iniziative in corso e con quelle previste dagli strumenti di pianificazione
vigenti o adottati, provvede a definire i compiti e i settori di intervento
delle singole strutture coinvolte, stabilisce la suddivisione delle
risorse.
L’Autorità di Bacino della Basilicata ha avviato il primo
ciclo di attività di polizia idraulica (P.I.) sul territorio di competenza,
nell’anno 2003, in attuazione della delibera del Comitato Istituzionale
n.20 del 17/7/2003.
Durante tale ciclo è stata effettuata una accurata ricognizione lungo le aste fluviali dei fiumi Bradano, Basento, Cavone, Agri, Sinni e Noce, che ha permesso di censire 775 situazioni riferite ad opere ed insediamenti presenti in alveo e nelle relative pertinenze, dissesti in atto o potenziali di sponde e arginature nonché restringimenti delle sezioni di deflusso e/o impedimento al regolare deflusso delle acque.
Durante tale ciclo è stata effettuata una accurata ricognizione lungo le aste fluviali dei fiumi Bradano, Basento, Cavone, Agri, Sinni e Noce, che ha permesso di censire 775 situazioni riferite ad opere ed insediamenti presenti in alveo e nelle relative pertinenze, dissesti in atto o potenziali di sponde e arginature nonché restringimenti delle sezioni di deflusso e/o impedimento al regolare deflusso delle acque.
Con delibera del C.I. n.23 del 13/9/2004 l’AdB ha avviato il
secondo ciclo di attività di P.I. per l’anno
2004.
I sopralluoghi effettuati hanno interessato solo le situazioni classificate critiche nel corso del primo ciclo, al fine di valutare i trend evolutivi dei fenomeni riscontrati e di intervenire, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, su quelle in cui il peggioramento riscontrato avrebbe potuto minacciare o arrecare danni alle persone, ai beni ed alle cose esposte.
Le ricognizioni hanno permesso di individuare i tronchi d’alveo in erosione o in sovralluvionamento del fondo ed ogni altra situazione di impedimento al regolare deflusso delle acque.
I sopralluoghi effettuati hanno interessato solo le situazioni classificate critiche nel corso del primo ciclo, al fine di valutare i trend evolutivi dei fenomeni riscontrati e di intervenire, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, su quelle in cui il peggioramento riscontrato avrebbe potuto minacciare o arrecare danni alle persone, ai beni ed alle cose esposte.
Le ricognizioni hanno permesso di individuare i tronchi d’alveo in erosione o in sovralluvionamento del fondo ed ogni altra situazione di impedimento al regolare deflusso delle acque.
In attuazione della delibera n. 18 del 03/10/2005, è stato effettuato
il terzo ciclo di attività di P.I. relativo
all’anno 2005, durante il quale, oltre alla verifica
delle criticità riscontrate nel corso delle precedenti campagne,
sono stati effettuati nuovi rilevamenti lungo i principali affluenti
del reticolo primario di competenza dell’AdB (Basentello, torrente
Salandrella, Fiumarella di Tortora, Sauro, torrente Fiumarella, Sarmento
e Serrapotamo). Sono stati inoltre individuati i tronchi d’alveo
soggetti ad evidenti fenomeni erosivi, di sovralluvionamento del fondo
alveo ed ogni altra situazione di impedimento al regolare deflusso delle
acque.
Nell’autunno del 2006, in attuazione della Delibera del Comitato
Istituzionale n. 22 del 16/06/2006, è stato effettuato il quarto
ciclo (anno 2006) di ricognizione che ha permesso ancora una
volta di monitorare le criticità riscontrate nelle precedenti campagne
e di estendere le ricognizioni lungo il reticolo idrografico secondario.
Il quinto ciclo di attività, relativo all’anno
2007, svolto dal personale dell'AdB, è stato avviato nel
mese di dicembre 2007. Le indagini hanno interessato sia le situazioni
"critiche" riscontrate negli anni precedenti e sia le "nuove"
interessanti il reticolo idrografico minore.
I rilievi relativi al sesto ciclo di attività - anno
2008, hanno avuto inizio nel mese di gennaio 2009, periodo in
cui il territorio è stato interessato da una piovosità intensa
e prolungata. La situazione ha provocato rilevanti danni alle strutture
e infrastrutture interagenti con i corsi d'acqua a causa di allagamenti
di vaste porzioni di territorio poste a tergo degli stessi.
Analogamente agli altri cicli di P.I., l'attività ha interessato il monitoraggio delle criticità rilevate in passato e l'individuazione di nuove situazioni a rischio.
Analogamente agli altri cicli di P.I., l'attività ha interessato il monitoraggio delle criticità rilevate in passato e l'individuazione di nuove situazioni a rischio.
Le attività di ricognizione del settimo ciclo
di Polizia Idraulica -annualità 2010-2011- hanno
avuto inizio nel mese di ottobre 2010, tuttavia, nel marzo 2011, il territorio
dell’Autorità di Bacino della Basilicata (in particolare
i tratti medi e bassi dei fiumi Basento, Bradano, Cavone, Agri e Sinni),
è stato interessato da rilevanti eventi alluvionali, che hanno
determinato estese esondazioni, ingenti danni a strutture, infrastrutture,
opere di sistemazione idrauliche, perfino, in alcuni tratti, variazioni
della morfologia fluviale. Tale circostanza ha reso necessario ripetere
i sopralluoghi già effettuati e pertanto le schede inserite nel
report sono relative ai sopralluoghi condotti nell’anno 2011. La
ricognizione del settimo ciclo di Polizia Idraulica ha interessato, per
quanto possibile: le criticità rilevate nei cicli precedenti, le
aree oggetto di segnalazione da parte di Enti pubblici e di privati, i
tratti terminali dei fiumi con foce nel Mar Jonio, già oggetto
di sopralluoghi a seguito dell’alluvione del marzo 2011. Sono state
inoltre riscontrate ulteriori situazioni di criticità rispetto
a quelle già rilevate nei precedenti cicli di Polizia Idraulica.
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Scalzo (PD): ‘Bene su ODG per sorveglianti idraulici’"Mi sento di esprimere vivo compiacimento per il fatto che il Consiglio regionale, all’unanimità dei presenti, ha approvato un ordine del giorno in merito alla problematica che vede direttamente interessati i lavoratori appartenenti alla categoria dei sorveglianti idraulici calabrese e che da circa tre mesi non ricevono lo stipendio". Lo afferma il consigliere regionale del Pd Antonio Scalzo. "Dopo i colloqui dei giorni scorsi - ha aggiunto - mi sono sentito in dovere di presentare un ordine del giorno all’attenzione del Consiglio in maniera che, la massima assemblea legislativa condividesse, politicamente e sostanzialmente, la scelta diretta a tutelare i lavoratori sorveglianti idraulici in una duplice direzione. Si tratta, infatti, di garantire da un lato l’attivazione di tutte le procedure amministrative volte al pagamento degli stipendi arretrati e l’adozione di tutte le attività volte al definitivo inquadramento dei lavoratori all’interno del dipartimento regionale più idoneo ad ospitare tali lavoratori". (ANSA)
Giovedì 25 ottobre 2012
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Scalzo (PD): ‘Bene su ODG per sorveglianti idraulici’"Mi sento di esprimere vivo compiacimento per il fatto che il Consiglio regionale, all’unanimità dei presenti, ha approvato un ordine del giorno in merito alla problematica che vede direttamente interessati i lavoratori appartenenti alla categoria dei sorveglianti idraulici calabrese e che da circa tre mesi non ricevono lo stipendio". Lo afferma il consigliere regionale del Pd Antonio Scalzo. "Dopo i colloqui dei giorni scorsi - ha aggiunto - mi sono sentito in dovere di presentare un ordine del giorno all’attenzione del Consiglio in maniera che, la massima assemblea legislativa condividesse, politicamente e sostanzialmente, la scelta diretta a tutelare i lavoratori sorveglianti idraulici in una duplice direzione. Si tratta, infatti, di garantire da un lato l’attivazione di tutte le procedure amministrative volte al pagamento degli stipendi arretrati e l’adozione di tutte le attività volte al definitivo inquadramento dei lavoratori all’interno del dipartimento regionale più idoneo ad ospitare tali lavoratori". (ANSA)
Giovedì 25 ottobre 2012
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