martedì 28 febbraio 2012

LA STORIA INFINITA...........


Consigliere regionale Pasquale Tripodi su operai Afor
Esprimo la mia vicinanza e il mio sostegno agli operai idraulico-forestali che nel contestare la predisposizione generale delle linee guida dell'A.Fo.R. sottoscritte dall'Assessorato regionale Agricoltura, Foreste e Forestazione e dai sindacati, mettono in evidenzia una serie di problematiche, quali l'inaffidabilità della cassa integrazione i cui criteri di attuazioni sono oggettivamente discutibili, la mancata corresponsione delle mensilità arretrate per le quali avevano ricevuto dalla Regione garanzie di pagamento entro il mese di gennaio 2012 nonché una carenza di politiche dei lavoratori che li tuteli e li sostenga.  Anni di errori, sprechi e politiche inadeguate non possono e non devono pesare sugli operai idraulico-forestali e sulle loro famiglie, comportando una serie di disagi sociali ed economici. Tale valutazione assume una rilevanza maggiore se consideriamo l'opinione diffusa che reputa questi lavoratori dei rami secchi della società, in quanto non solo in sovrannumero rispetto alle necessità del territorio ma addirittura improduttivi. Pertanto, una politica correttamente volta allo sviluppo dell'Ente non può prescindere questo aspetto della vicenda, ossia deve tener conto di tutti quei presupposti atti a consentire agli operai idraulico-forestali di svolgere il proprio lavoro al servizio della collettività nel migliore dei modi. 
Appunto perché consapevole delle problematicità dei lavoratori del comparto forestale, sono seriamente preoccupato che lo stato attuale dei fatti non produrrà una soluzione positiva della questione, ma semmai un acuirsi delle difficoltà anche in considerazione della carenza di programmazione da parte dell’Assessorato nel dare prospettive concrete e certe. Non si evince, difatti, dal testo dell’accordo una stabilizzazione nel nuovo assetto che la Regione Calabria ha previsto per gli operai idraulico-forestali. Il rischio, inoltre, è quello di bloccare con gravi conseguenze l'intera struttura tecnico-amministrativa ed operativa dell'A.Fo.R. Un futuro posto a rischio da evidenti carenze progettuali e gestionali del settore. 
Facendo proprie le istanze dei lavoratori del comparto, manifesto il mio forte dissenso verso il provvedimento che invece di rilanciare l'Ente rischia di farlo naufragare definitivamente determinando pesanti effetti non solo in termini occupazionali ma anche nella tutela e difesa del nostro territorio e del nostro patrimonio boschivo. 
In considerazione delle proteste degli operai A.Fo.R., soprattutto delle possibili prospettive future degli stessi e del settore, mi auguro che il Governo regionale, nella fattispecie l’Assessore Trematerra, prenda atto della inadeguatezza e delle lacune presenti nel piano di riordino dell’Ente, affinché riveda le linee di indirizzo in esso contenute e adatti criteri di programmazione adeguati e rispondenti alle reali esigenze e bisogni espressi dai lavoratori idraulico-forestali, dando loro la possibilità di vedere valorizzate le proprie competenze attraverso una approccio diverso ed equilibrato che assicuri una gestione attenta ed oculata delle risorse ed evitando, altresì, il ricorso ad ammortizzatori sociali inadatti nei tempi e nei modi anche in ragione della difficile situazione -


Nessun commento:

Posta un commento