sabato 10 marzo 2012

POVERI FESSI.....

PECCATO NON ESSERE SENATORE 

DEPUTATO............??!!

POVERI ITALIANI CHE SBATTONO IL MUSO CON LE 

BANCHE PER CHIEDERE UN MUTUO !!



E IO PAGO.....E IO PAGO....!!!!!!!!

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L’UE aiuta le banche non il credito e il Sud affonda

 Domenico Posca : La BCE ha recentemente fornito una consistente dote finanziaria alle banche italiane. A fine gennaio siamo a  202,5 miliardi.

Il dato emerge dagli aggregati di bilancio della Banca d’Italia. Il finanziamento, attraverso le operazioni di rifinanziamento principali, è cresciuto alla fine di gennaio a 52,41 miliardi dai 49,38 di dicembre mentre l’apporto tramite le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine si riduce a 150,1 miliardi dai 160,6 segnalati a fine dicembre.
Nel complesso gli istituti italiani hanno preso finora più di 50 miliardi di euro e questo significa che hanno già coperto il 90% delle loro esigenze di finanziamento complessivo per il 2012. Bene. Tutti abbiamo pensato che sarebbe , di conseguenza, ripartito finalmente il credito, soprattutto nel mezzogiorno. Sbagliato.
Nell’ultimo Bollettino Economico pubblicato a metà gennaio la Banca d’Italia segnalava che i fondi sono stati per la maggior parte utilizzati sui mercati dalle banche e non riversati sui depositi. Le banche italiane, nonostante abbiano ricevuto liquidità a basso costo (1%), continuano a non finanziare le imprese, impiegando le risorse fresche in attività più remunerative ricomprando persino titoli precedentemente emessi, vanificando del tutto gli effetti sperati.
Un comportamento giustificato se l’obiettivo fosse stata la mera ricapitalizzazione. Del tutto privo di logica se proprio Banca d’Italia  ha ricordato il rischio di credit crunch.
Non possono le banche tirarsi indietro rispetto al loro stesso oggetto sociale. Intermediare significa raccogliere e impiegare il denaro in modo profittevole, finanziando nuove intraprese economiche che possano garantire ritorni importanti, limitando, non azzerando, il rischio.
Al contrario le principali banche italiane stanno annullando le convenzioni a suo tempo firmate con le associazioni di rappresentanza perché le giudicano non più sostenibili con l’aumento dei costi di raccolta del denaro. Un monito ad accendere i fari sulla politica creditizia. Se la banca smette di intermediare e di prestare i soldi anche a chi li merita, non c’è ricetta economica che tenga e la recessione sarà lunga.
Se poi con provvidenze finanziarie pubbliche ed a basso costo ricompra a sconto obbligazioni subordinate precedentemente emesse per migliorare il Core Tier 1, realizzando consistenti profitti in danno dei risparmiatori che le avevano acquistate pochi mesi addietro al valore nominale, ai danni agli impieghi si sommano quelli sulla raccolta. Ed il Sud affonda sempre più.
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Anonymous contro Vaticano Sotto attacco sito Santa Sede - di   

La costola italiana dell'organizzazione se la prende

 

con vatican.va. E in un comunicato sul web chiede

 

le scuse ufficiali per la morte di Giordano Bruno














La costola italiana di Anonymous colpisce ancora. Dopo i recenti attacchi contro i siti istituzionali italiani, come risposta e in appoggio al movimento No Tav, che in Val Susa protesta contro la costruzione  della linea Torino-Lione, i pirati del web se la prendono con il sito ufficiale del Vaticano, vatican.va.
Nel mirino del gruppo simboleggiato dalla maschera di V, personaggio principale di V per vendetta, c'è dunque la Chiesa. Come di consueto su Pastebin compare un comunicatoche elenca le ragioni dell'azione.
Ragioni che in questo caso non sono, o almeno non sembrano, legate ad un episodio in particolare, ma che anzi si scagliano contro la Chiesa nella sua interezza, denunciandone "i precetti assurdi e anacronistici", condannandone la censura esercitata con il rogo di "testi di immenso pregio storico e letterario", come anche l'aspetto missionario della vocazione pastorale, a detta degli Anonymous portata avanti con l'unico scopo di "ridurre in schiavitù intere popolazioni" diffondendo il cristianesimo nel mondo.
Critiche che, tutto sommato, sanno un po' di già sentito e si mantengono sul generale. Non manca un accenno alla pedofilia, come anche alle agevolazioni fiscali e alle "ingerenze nella vita pubblica e sociale" italiana. Critiche che però, ci tengono a precisare, non sono affatto dirette contro i fedeli, bensì contro la Chiesa Romana, "in tutte le sue emanazioni".
Un secondo comunicato, rivolto più genericalmente al Clero, chiede la fine delle "discriminazioni religiose, sessuali o politiche" e denuncia come la negazione della "terapia genica ai fini curativi e la sperimentazione sulle staminali" abbia rallentato lo sviluppo della medicina. Per concludere con una richiesta: il Vaticano faccia le sue scuse formali per la morte di Giordano Bruno.
E l'apocalittica chiusa:
"...il cammino dell' uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquita' degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi..[..] E la mia giustizia calera' sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando faro' calare la mia Vendetta sopra di te."
Un versetto ispirato alla Bibbia. Ma solo ispirato. Il passo citato (Ezechiele 25:17), in realtà esiste in questa forma soltanto in Pulp Fiction. ( da il GIORNALE )
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Di seguito la nota diffusa dall'ufficio stampa della Giunta Regionale della Calabria:
L’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha partecipato all’Assemblea annuale di Confcooperative Unione Provinciale di Vibo Valentia, nel corso della quale è stato discusso il tema, importante quanto attuale, “Modelli cooperativi e sviluppo locale”. L’Assessore Caridi, che ha

portato il saluto del governo regionale, ha espresso soddisfazione e compiacimento per la qualità dell’iniziativa assicurando il proprio impegno personale e quello della Giunta finalizzato a realizzare le condizioni opportune affinchè il movimento cooperativo sia destinatario di attenzione e di risorse adeguate. Un impegno che deve riguardare anche la predisposizione di un quadro normativo chiaro che offra alla cooperazione la possibilità di valorizzare il rilevante lavoro che il sistema cooperativo svolge nel contesto della realtà economica calabrese. “La cultura della cooperazione - secondo l’Assessore Caridi - rappresenta un passaggio valido per l’affermazione di valori importanti nella costruzione di una società orientata ad uno sviluppo locale vero e reale. Il modello cooperativo può essere la risposta ideale alla violenta crisi che attanaglia la nostra economia proponendosi come soluzione per i progetti di sviluppo che si intendono proporre in Calabria. E’ però necessaria - ha rilevato l’Assessore Caridi - un’inversione culturale del nostro sistema produttivo, essenzialmente individualista e fondato su un’imprenditoria di piccole dimensioni, per passare ad una logica di rete e di squadra, in grado di reggere al meglio le sfide del mercato anche a livello globale. In questa ottica il mondo della cooperazione può essere una risorsa ed un’opportunità di crescita, un valore aggiunto vero e proprio per il rilancio e la crescita della Calabria”. L’Assessore Caridi, in conclusione, ha sottolineato come “il modello cooperativo debba essere considerato punto di riferimento nel contesto del tessuto economico legato alle piccole e medie imprese, per la sua capacità di aggregazione ma anche per i suoi valori ed il ruolo essenziale che potrebbe svolgere nei programmi di sviluppo dell’economia calabrese”.
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Si è riunito oggi a Catanzaro il Tavolo del partenariato economico e sociale in materia di attività produttive, presieduto dall’Assessore Antonio Caridi, alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento Maria Grazia Nicolò, del dirigente del Settore Felice Iracà e dei dirigenti dei servizi interessati. All’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - hanno preso parte i vari rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in ambito regionale. Nell’introdurre i lavori, il  Dirigente Generale Nicolò, coadiuvato da Felice Iracà, ha presentato le misure in itinere relative all’accesso al credito, con specifico riferimento al fondo Mezzanine financing ed al Fondo di investimento Jeremie, oltre alla discussione in merito al Contratto di Investimento previsto dal POR Calabria e destinato all’Area di Gioia Tauro, per un importo di 25 milioni di euro, sulla base dell’APQ sottoscritto nel mese di settembre 2010. Nel suo saluto introduttivo l’Assessore Caridi ha illustrato le azioni proposte che derivano da una attenta analisi della situazione imprenditoriale calabrese, la quale evidenzia i forti segnali di crisi che sta attraversando la Regione Calabria. In questa ottica l’Assessorato alle Attività Produttive è attivamente impegnato nella definizione di una strategia volta a favorire lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo locale, attraverso la progettazione e l’implementazione di una serie di interventi, sia di breve che di lungo periodo. Nel caso specifico le misure in discussione risultano essere strumenti di finanza assolutamente rilevanti per migliorare la competitività e l’efficienza delle piccole e medie imprese agevolando le stesse in riferimento alla creazione di nuove opportunità di lavoro, con riflessi positivi l’economia calabrese nel suo complesso. Con l’occasione è stato ribadito ai presenti che è stata definita la procedura per la pubblicazione del bando relativo al progetto “Nuovi Giovani Imprenditori”. I partecipanti all’incontro, pur evidenziando una serie di ritardi nelle procedure, hanno dato atto all’Assessore Caridi della positività del metodo seguito in quanto i programmi e le strategie vengono condivise rispetto alle esigenze manifestate dal territorio e finalizzate alla crescita ed allo sviluppo della Calabria. E’ stata infine richiesta l’istituzione di un Osservatorio permanente con il compito di ‘vigilare’ sulla tempistica e sull’attuazione delle procedure, verificandone periodicamente la tempestività ed il rispetto delle scadenze -


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