Una boccata d'ossigeno, dalla Cassazione, a favore dei contribuenti che hanno piccoli conti in sospeso con il fisco: per debiti inferiori agli ottomila euro, infatti, secondo le Sezioni Unite Civili della Suprema Corte, sono illegittime tutte le ipoteche iscritte per debiti con Equitalia, comprese quelle annotate prima del varo della legge 40 del 2010 che fissa esplicitamente il tetto minimo degl iottomila euro.
In particolare, con le motivazioni della sentenza 5771, depositate il dodici aprile, e' stata bocciata la tesi di Equitalia che sosteneva che solo a partire dell'entrata in
vigore della legge 40 era stato introdotto il 'tetto' minimo sotto il quale non si poteva iniziare il primo atto - l'iscrizione ipotecaria, appunto - verso l'espropriazione del bene del debitore insolventeUna boccata d'ossigeno, dalla Cassazione, a favore dei contribuenti che hanno piccoli conti in sospeso con il fisco: per debiti inferiori agli ottomila euro, infatti, secondo le Sezioni Unite Civili della Suprema Corte, sono illegittime tutte le ipoteche iscritte per debiti con Equitalia, comprese quelle annotate prima del varo della legge 40 del 2010 che fissa esplicitamente il tetto minimo degli ottomila euro.
In particolare, con le motivazioni della sentenza 5771, depositate il dodici aprile, e' stata bocciata la tesi di Equitalia che sosteneva che solo a partire dell'entrata in
vigore della legge 40 era stato introdotto il 'tetto' minimo sotto il quale non si poteva iniziare il primo atto - l'iscrizione ipotecaria, appunto - verso l'espropriazione del bene del debitore insolvente
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