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Le fogne riversano tutto a mare
BAGNARA – Allarme intasamento della rete fognaria. E’ questo il problema che attanaglia la cittadina della costa viola da ormai alcuni mesi. Il collettore centrale del centro cittadino, infatti, risulta letteralmente ingolfato al punto tale che sta comportato veri e propri svuotamenti di liquami fognari in numerosi punti della spiaggia oltre che alcuni veri e propri ostruzioni in punti precisi del centro cittadino. La situazione reale, poche settimane fa, è stata descritta dettagliatamente dall’assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Bagnato: «Il collettore centrale sotto il corso Vittorio Emanuele risulta ingolfato. Da decenni, infatti, non ci si adopera per una sua ripulitura generale. Per questo motivo stiamo accelerando per un’operazione straordinaria di riqualificazione». Anche il sindaco Zappia, in seno al consiglio comunale di alcuni giorni fa, spiegò che necessita urgentemente una «pulizia totale del fognone dal momento che è presente almeno un metro di sedimento solidificato». Insomma, una vera e propria emergenza, anche a livello igienico-sanitario, che bisogna affrontare con determinazione. Alla luce di ciò, infatti, i lavori risultavano già appaltati dalla Suap e la ditta vincitrice doveva iniziare gli interventi prima dell’arrivo dell’estate. Le operazioni previste, infatti, interessavano anche numerosi altri punti critici per poi procedere con il completo svuotamento del canalone e la conseguente pulitura. Secondo Bagnato, però, «i disagi sono provocati anche dalla condotta sottomarina che risulta in via di riparazione». L’ammontare di tutti i lavori si aggirerebbe intorno ai 480.000 euro, di cui 180.000 per la riparazione della condotta sottomarina e circa 300.000 euro per le operazioni di pulizia del sistema fognario. Insomma, le disposizioni per far rientrare l’emergenza risultano programmate. Nonostante tutto, il colpo di scena è arrivato proprio in consiglio comunale dal momento che lo stesso primo cittadino ha annunciato che «l’appalto dei lavori alla Suap è al momento bloccato in quanto alcune ditte che vi partecipavano sono state coinvolte nell’inchiesta “Ceralacca”». Ebbene ad oggi non è pervenuta nessuna novità. Il rischio quindi è proprio quello che non si riuscirà ad intervenire prima dell’arrivo dell’estate dal momento che necessita un tempo prestabilito di oltre un mese per riportare la situazione alla completa normalità. Per l’amministrazione comunale, perciò, questa emergenza è diventata un banco di prova non indifferente. A rischio, infatti, vi è l’intera stagione estiva dal momento che il mare potrebbe non essere in condizione di balneabilità. Non è un problema di poco conto per una cittadina che vive prettamente di turismo balneare. Bagnara, infatti, è a tutti gli effetti un punto di riferimento turistico a livello regionale. Ebbene, sarà proprio questa vicenda la spada di Damocle per la giunta Zappia. In condizioni di emergenza come queste, infatti, si denota la differenza tra un semplice burocrate ed il politico. Il senso di responsabilità di quest’ultimo, infatti, dovrebbe avviarlo ad optare in favore di un’alternativa valida affinché l’immagine della città non venga intaccata e tutelata la sua economia. Insomma, sulle spalle dell’intera giunta comunale pesano responsabilità davvero considerevoli per le scelte che si adotteranno.
Francesco Iermito – Il Quotidiano della Calabria
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