martedì 23 ottobre 2012

il grido di dolore di un padre di famiglia appello ai Vescovi della Calabria

ricevo e pubblico - dal caro amico  (MINO FORTE)
         inviata a tutti i Vescovi della Calabria su iniziativa della redazione del BLOG

                                        a    S.E. Rev.ma VITTORIO LUIGI MONDELLO 



18 ottobre 16.11.59

Il silenzio assordante della giunta regionale è al massimo dei decibel. Sulla sorveglianza idraulica son calate le tenebre. Eppure l'inverno è alle porte e il timore, di eventuali fenomeni franosi o alluvionali, è dietro l'angolo. Intanto, nonostante le bocche cucite, i sorveglianti sono al loro posto. Operano pur senza un euro in tasca e con tre mensilità ancora da riscuotere. E' chiaro che non si può tirare la corda all'infinito. Scopelliti, Trematerra & compagnia debbono darsi una mossa. La soluzione c'è e non ha nulla a che vedere con la forestazione in generale. Mettere, così come si vuole fare, "tutti 'i càvuli a mmazzu", è un errore marchiano. Ai sindacati (si fa così per dire) suggerisco di essere, almeno per una volta, seri e impegnarsi per togliere dall'ammucchiata operatori che con la forestazione c'entrano come i cavoli a merenda. Dire che c'è tanta indignazione tra i sorveglianti è un eufemismo. Dovrebbero provarci i "politici" a vivere con 700 euro al mese e stare 90 giorni con le tasche vuote, nonostante impegni imprescindibili (canone di locazione, mutuo, assicurazione auto, benzina, generi di prima necessità, etc.). Caro Presidente Scopelliti, nonostante tutto, resto ancora fiducioso.
                
                                   Firmato un padre di famiglia. 

Ormai ci resta solo questa speranza , che S.E Rev.ma possa ascoltare queste  grida che questi lavoratori lanciano senza ottenere risposte dalla politica.... grazie per quello che potrà fare per queste famiglie.  -


















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