Vajont, Letta cita Napolitano: «Non fu tragica fatalità ma causato da errori umani»
Dopo le scuse per le inadempienze dello Stato nell'accoglienza dei migranti, il mea culpa sulla tragedia del Vajont. Riprendendo le parole del Presidente della Repubblica che «ci uniscono tutti», il presidente del Consiglio Enrico Letta, oggi in visita a Longarone per il 50° anniversario del disastro, ribadisce che la tracimazione della diga che provocò oltre mille vittime «Non fu una tragica fatalità la conseguenza di precise colpe umane». Letta ha poi ricordato i danni alla tutela ambientale e del territorio provocati dai tagli lineari degli ultimi anni, e annunciato che la prossima settimana il ddl sull'uso del suolo sarà collegato alla legge di Stabilità in modo da accelerarne l'iter.
Tutela del territorio, mai piu' cittadini di serie A e di serie B
«La messa in sicurezza del territorio - ha speigato il premier - é uno dei temi chiave del nostro programma, ma il tema fondamentale che io considero una delle grandi priorità é sull'uso e il consumo equilibrato del nostro territorio, che dobbiamo mettere al centro del disegno di legge che verrà collegato alla legge di Stabilità, per avere così un iter molto più rapido per l'approvazione». Occorre, ha aggiunto il premier, «cambiare la filosofia dell'emergenza. Non è possibile che nel nostro Paese ci siano emergenze in cui i cittadini siano di serie A e di serie B a seconda del peso politico dei territori. I nostri cittadini sono tutti di serie A».
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