Terra dei fuochi: In Campania la terra da 30 anni è avvelenata, i campani muoiono di tumore e lo Stato si muove solo ora
di Arnaldo Capezzuto
(Il Fatto Quotidiano) - E’ il gioco dell’oca. Hai la sensazione di lanciare i dadi ma ti ritrovi sempre e solo al punto di partenza.Ci hanno rassicurato.
Le notizie di rifiuti interrati, di terre avvelenate, di pilastri e
strade costruite con detriti radioattivi in Campania già si conoscevano
fin dagli anni Ottanta. Alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia
Carmine Schiavone, ex ragioniere e faccendiere del clan dei Casalesi, i
vari livelli istituzionali hanno risposto con convinzione: “Si, sa
tutto. Non c’è rischio per le popolazioni”. Poi escono fuori i verbali delle audizioni sempre di Schiavone addirittura datate 1997 alla Commissione parlamentare d’inchiesta,
resi pubblici dal presidente della Camera dei Deputati e
tempestivamente importanti magistrati, procuratori, vertici delle
istituzioni, quasi indignati, bollano quei documenti come custodi del
segreto di Pulcinella.
Ci ammoniscono che non bisogna fare dell’allarmismo. Occorre andare
cauti perché c’è il rischio che un’intera filiera economica crolli.
Giusto! Ma la domanda drammatica resta senza risposta: i controlli in
tutti questi anni li avete fatti sì o no? Chi abitava in quelle zone
sospettava che qualcosa non fosse proprio normale. La
progressiva e inesorabile morte per tumore di familiari, parenti, amici e
conoscenti qualche sospetto alla fine lo ha pur fatto venire.
Mi chiedo perché solo ora e non prima in giro per la Campania quotidianamente scattano blitz, sequestri di intere campagne, prodotti agricoli
e pozzi per l’irrigazione? I dadi nel gioco dell’oca devono essere
lanciati e non nascosti. Ecco la cronaca di poche ore fa. Il corpo
forestale dello Stato di Napoli diretto dal generale Sergio Costa (che
qualcuno vorrebbe rimuovere) su mandato del procuratore aggiunto Nunzio
Fragliasso ha posto sotto sequestro un’area di 430mila metri quadrati di campagna tra la famigerata zona Sammereto e quella di Pascarola nel comune di Caivano “capitale” della “Terra dei fuochi”.
Si è scoperto che in ben 13 pozzi utilizzati per
l’irrigazione sono stati trovati pericolosi inquinanti in concentrazione
centinaia di volte oltre il limite consentito. Ci rendiamo conto che
abbiamo anche oltrepassato il concetto di “biocidio”? Le
analisi hanno rilevato che quei terreni – di proprietà di tredici
aziende agricole – erano infestati di metalli pesanti, solventi e
arsenico dove normalmente venivano coltivati cavoli, verze, finocchi. La
forestale ha dovuto sequestrare precauzionale tonnellate di verdura già
pronta per essere immessa sul mercato. I rilievi hanno dimostrato che
l’arsenico e la manganese superavano di 2000 volte oltre il limite di legge. Si resta atterriti. Si resta senza fiato. Si resta senza parole.
Tra quattro giorni, sabato 16, ci sarà a Napoli una grande
manifestazione “Fiume in piena” per gridare un forte “No al
Biocidio”. Un’iniziativa che ha trovato nello spot di due attori Patrizio Rispo e Miriam Candurro della soap “Un Posto al Sole” una
giusta cassa di risonanza. “Ci tolgono il diritto alla vita – È cos ’e
niente! – Ci tolgono l’aria – È cos ’e niente! – Qua a forza di dire “È
cos ’e niente!, pure io e te siamo diventati due cose di niente”.
Voglio concludere con il cabarettista e attore Paolo Caiazzo,
originario di San Giorgio a Cremano, stessa città del compianto Massimo
Troisi che nella puntata di ieri sera della trasmissione “Made in Sud” è
stato molto più serio, incisivo e credibile di tanti rappresentanti
istituzionali, cardinali e politicanti venditori di chiacchiere. Il suo
personaggio è Tonino Cardamone, giovane in pensione che
usa battute a raffica, ironia e sarcasmo amaro per far riflettere
ridendo. (guarda il suo intervento a 1 e 43).“Dice che noi a Napoli non
facciamo la raccolta differenziata, non è vero. In una campagna mettiamo
l’amianto, in un’altra campagna facciamo l’arsenico. La facciamo la
raccolta, non è roba nostra ma la facciamo. Una signora stamane è andata
dal fruttivendolo ed ha chiesto: i funghi sono buoni, non è che sono
velenosi? E il fruttivendolo ha risposto: signora, i funghi non sono
velenosi ma se vi guardate intorno c’è l’imbarazzo della scelta. Ci
hanno mandato tanto di quei bidoni di vernice che è normale il bidone si
corrode, la vernice finisce nel terreno ed è una comodità. Siamo il
primo paese al mondo che produce il finocchio fucsia che
anche l’ortaggio è contento in quanto finocchio. Pensate. La settimana
scorsa volevo fare una premuta di arance rosse, premo la prima ed esce
verde pastello. Non mi sono perso di coraggio ho premuto cinque chili ed
ho pittato bagno e cucina”.
Poi l’affondo, serio, tagliente, una frustrata: “Vogliamo scherzare e
scherziamo ma qui c’è poco da ridere quando succedono queste cose mi
rendo conto che all’italiano manca sempre qualcosa. L’imprenditore del
Nord ci ha mandato i rifiuti tossici ed è un uomo senza cuore. L’uomo
del Sud, invece, li ha sotterrati nel proprio terreno, li ha coltivati e ci ha pure mangiato ed è uno senza cervello. Ma chi doveva controllare è un uomo senza le palle”.
DISCARICHE ABUSIVE E RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI...
clicca su questo link:
in alcune aree della Calabria il rischio è alto e le patologie tumorali sono in aumento !
LA VERA
"EMERGENZA" RIFIUTI
ANCORA IN CORSO CAMPANIA
Il PIÙ GRANDE AVVELENAMENTO DI MASSA IN UN PAESE OCCIDENTALE
LA PIÙ GRANDE CATASTROFE AMBIENTALE A "PARTECIPAZIONE PUBBLICA"
Il PIÙ GRANDE AVVELENAMENTO DI MASSA IN UN PAESE OCCIDENTALE
LA PIÙ GRANDE CATASTROFE AMBIENTALE A "PARTECIPAZIONE PUBBLICA"
Denuncia: smaltimento criminale di Rifiuti Speciali -
ora BASTA!!!
ora BASTA!!!
Tumori e ambiente: l’incidenza del cancro aumenta del 20% vicino alle discariche
Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per triangolo della morte si intende la vasta area della provincia di Napoli compresa tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano, un tempo nota per essere tra le più fertili della Campania, nella quale è stato riscontrato negli ultimi anni un forte aumento della mortalità per cancro che per alcune patologie raggiunge livelli molto più alti della media italiana.
La causa dell'aumento di mortalità è attribuita all'inquinamento
ambientale, principalmente dovuto allo smaltimento illegale di rifiuti
tossici da parte della Camorra.Indice
- 1 Definizione e motivi
- 2 Lo studio epidemiologico dell'OMS esteso alle provincie di Napoli e Caserta
- 3 Sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania
- 4 Le proteste della popolazione
- 5 Impatto sui prodotti agroalimentari
- 6 I rifiuti tossici in Campania in letteratura e al cinema
- 7 Note
- 8 Bibliografia
- 9 Voci correlate
- 10 Collegamenti esterni
Definizione e motivi
Indice di mortalità per tumori | ||||||||||||||||||||||||||||
Nella tabella e nel grafico seguenti sono riporti gli indici di mortalità per i tumori che risultano più elevati nel triangolo della morte (ASL NA4) rispetto alla media Italia secondo lo studio pubblicato da The Lancet Oncology.
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Nel triangolo abitano circa 550.000 persone e l'indice di mortalità (numero di morti l'anno per ogni 100 000 abitanti) per tumore al fegato sfiora il 38.4 per gli uomini e il 20.8 per le donne, dove la media nazionale è del 14. La mortalità è più alta che nel resto d'Italia anche per quanto riguarda il cancro alla vescica e al sistema nervoso[2], per quanto in maniera più modesta. Questo a fronte di una mortalità generale per tumori in Campania in generale inferiore della media italiana.
L'incremento della mortalità viene attribuito all'inquinamento causato dallo sversamento illegale di sostanze tossiche di varia provenienza, in particolare dalle industrie del nord Italia, operata da parte della Camorra[5]:
(EN) « Today, the difference between lawful management of waste and illegal manipulation with regard to their compliance with health regulations is very narrow, and the health risks are rising. » |
(IT) « Oggi la differenza tra una gestione dei rifiuti legale e una manipolazione illegale, per quanto riguarda il rispetto delle disposizioni sanitarie, è molto piccola, e i rischi per la salute sono in crescita. » |
(Alfredo Mazza, The Lancet Oncology, vol. 5, settembre 2004) |
(EN) « The 5000 illegal or uncontrolled landfill sites in Italy drew particular criticism; Italy has already been warned twice for flouting the Hazardous Waste Directive and the Landfill Directive, and the EU has now referred Italy to the European Court of Justice for further action. » |
(IT) « La maggior parte delle critiche è rivolta alle 5000 discariche illegali e prive di controllo presenti sul suolo italiano. L'Italia è stata richiamata già due volte per aver trasgredito alle norme della Hazardous Waste Directive (direttiva sui rifiuti pericolosi) e della Landfill Directive (direttiva sulle discariche), tanto che ora L'Unione europea ha rinviato l'Italia alla Corte di giustizia europea per ulteriori provvedimenti. » |
(The Lancet Oncology, vol. 5, settembre 2004) |
Lo studio epidemiologico dell'OMS esteso alle provincie di Napoli e Caserta
Un ulteriore studio del 2007[6] dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Campania ha monitorato in 196 comuni campani la mortalità per tumori e le malformazioni congenite nel periodo dal 1994 al 2002. Lo studio ha applicato elaborate tecniche statistiche, comprensive di una stima degli intervalli di confidenza associati a ciascuna stima di mortalità grazie ad un'analisi bayesiana. Lo studio ha evidenziato che «la mortalità per tutte le cause è risultata in eccesso significativo per gli uomini del 19% nei comuni della provincia di Caserta e del 43% nei comuni della provincia di Napoli; per le donne del 23% nella provincia di Caserta e del 47% nella provincia di Napoli». Sono stati inoltre riscontrati eccessi di malformazioni congenite. La relazione evidenzia che «Le zone a maggior rischio identificate negli studi sulla mortalità e sulle malformazioni congenite in buona parte si sovrappongono e sono interessate dalla presenza di discariche e siti di abbandono incontrollato di rifiuti», ma sostiene che «è comunque difficile stabilire se la corrispondenza dei numerosi eccessi con la possibile occorrenza di esposizioni legate allo smaltimento dei rifiuti sia di natura causale e, nel caso, stimare l’entità di tale impatto».La presenza di pericolose sostanze inquinanti, come la diossina, in particolare nella zona di Acerra, è comunque accertata[7], oltre che per le attività illecite di smaltimento dei rifiuti[8], anche in relazione all'attività della Montefibre[9], e già nel 1987 un decreto del Ministero dell'Ambiente definiva Acerra territorio “ad elevato rischio di crisi ambientale”[10].
Sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania
La tesi che lega l'aumento dell'incidenza dei casi di tumore all'inquinamento ambientale, che in realtà coinvolge anche altre aree della Campania, è avvalorata dalle confessioni del boss Gaetano Vassallo, legato al clan dei Casalesi, che avrebbe per vent'anni lavorato per sversare sistematicamente in Campania rifiuti tossici corrompendo politici e funzionari del commissariato di Governo[11][12]. La maggior parte dei rifiuti arriva dal nord Italia, come anche affermato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel giugno del 2008[13][14]:« È assolutamente accertato anche in sede parlamentare [... che ci sono stati ...] sistematici trasferimenti di rifiuti tossici, altamente pericolosi da industrie del nord in territorio campano, con l’attiva cogestione da parte della camorra. » |
(Giorgio Napolitano, 4-06-2008.) |
La terra dei fuochi
Per approfondire, vedi La terra dei fuochi. |
La presenza di roghi ha dato il nome all'area a nord di Napoli di terra dei fuochi[24], nome usato da Roberto Saviano nel libro Gomorra come titolo del XI ed ultimo capitolo.
Sversamenti illegali in discariche regolari
Lo sversamento di rifiuti industriali altamente inquinanti riguarda anche in discariche legali. Già nel 2000 un'inchiesta della commissione parlamentare sui rifiuti[25] ha messo in luce che probabilmente fanghi dell'ACNA di Cengio sono stati smaltiti nella discarica di Pianura[26][27], a Napoli, per un ammontare di almeno ottocentomila tonnellate. Tra gli abitanti delle zone limitrofe alla discarica di Pianura, un'indagine epidemiologica ordinata dalla Procura di Napoli ha dimostrato che almeno 60 persone hanno contratto il linfoma di Hodgkin[28]. Irregolarità negli sversamenti nella discarica di Villaricca emergono anche nelle intercettazioni telefoniche ordinate della Procura di Napoli sulla gestione dei rifiuti da parte della FIBE (società del gruppo Impregilo) che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in Campania[29].Le proteste della popolazione
La mancanza di fiducia nelle istituzioni, che negli anni hanno permesso o non si sono efficacemente opposte a sversamenti illeciti di rifiuti pericolosi, anche in discariche autorizzate, che hanno causato casi di tumore accertati è tra i motivi della protesta della popolazione di Chiaiano nei confronti dell'apertura della nuova discarica prevista dal piano straordinario del commissario Guido Bertolaso[30]. Analoghe motivazioni suscitarono violente proteste per la riapertura della discarica di Pianura, paventata dal commissario di governo Giovanni De Gennaro, e poi smentita. La protesta degenerò in vera e propria guerriglia urbana tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008[31] tra Napoli e le zone limitrofe di Quarto e Pozzuoli, anche per l'azione di esponenti criminali[32] che agivano sotto la regia di politici locali collusi con i delinquenti per interessi legati alla speculazione edilizia[33].Analogamente, il timore per un'ulteriore fonte di inquinamento, rappresentata dall'inceneritore di Acerra è stato motivo della protesta degli abitanti del luogo[34].
Impatto sui prodotti agroalimentari
Per approfondire, vedi Mozzarella di bufala campana#Allarme diossina e blocco delle importazioni. |
I rifiuti tossici in Campania in letteratura e al cinema
Lo sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania viene affrontato nel libro Gomorra dello scrittore Roberto Saviano e rappresentato nell'omonimo film di Matteo Garrone, e nel film-documentario Biùtiful cauntri.Emergenza Sud
Sotto la lente di ingrandimento sono finite le province di Napoli, Caserta, Salerno e altri territori del Sud Italia che sono stati a contatto con spargimenti di sostanze tossiche.
Queste aree sono delle vere e proprie ‘bombe ecologiche’ pronte a scoppiare se non si corre subito ai ripari. Tra gli obiettivi da raggiungere c’è l’identificazione delle sostanze pericolose presenti nei terreni, come la diossina, il mercurio e l’amianto, e quindi prendere provvedimenti per prevenire alcune malattie. Inoltre verrà pubblicato un libro bianco, ideato dall’infettivologo Giulio Tarro, dove verranno mappate le aree più a rischio e gli interventi da effettuare per fronteggiare questa emergenza, infatti solo grazie a tempestive bonifiche dei territori avvelenati, si riuscirà ad contenere questa piaga che altrimenti potrebbe raggiungere livelli molto più drammatici.
Queste aree sono delle vere e proprie ‘bombe ecologiche’ pronte a scoppiare se non si corre subito ai ripari. Tra gli obiettivi da raggiungere c’è l’identificazione delle sostanze pericolose presenti nei terreni, come la diossina, il mercurio e l’amianto, e quindi prendere provvedimenti per prevenire alcune malattie. Inoltre verrà pubblicato un libro bianco, ideato dall’infettivologo Giulio Tarro, dove verranno mappate le aree più a rischio e gli interventi da effettuare per fronteggiare questa emergenza, infatti solo grazie a tempestive bonifiche dei territori avvelenati, si riuscirà ad contenere questa piaga che altrimenti potrebbe raggiungere livelli molto più drammatici.
Quando si parla di statistiche c’è sempre qualche scettico. Bene: i signori scettici vogliono farsi una limonata con questo frutto di una terra avvelenata? Questo limone viene dalla Campania, da una discarica vicino il Vesuvio.
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