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L'Ufficiale Idraulico (in origine Custode Idraulico) era una figura atipica del personale tecnico-amministrativo del Ministero dei Lavori Pubblici che dipendeva operativamente dal Genio Civile provinciale, dal Magistrato alle Acque di Venezia o dal Magistrato per il Po di Parma (ora A.I.PO. – Agenzia Interregionale per il fiume Po). Era costituito da Ufficiali Idraulici anche il personale dipendente dal Ministero delle Finanze addetto ai cosiddetti canali demaniali, beni patrimoniali dello Stato, nonché ai "settori" di bonifica gestiti direttamente dallo Stato. Tale figura di impiegato civile dello Stato, fu istituita nel contesto della legge organica dei lavori pubblici n° 2248 – Allegato F – del 20 marzo1865, ma essa, altrimenti denominata, era già presente nel Lombardo-Veneto mantovano dopo il 1784 (i cosiddetti "eletti"), allorché Maria Teresa d’Austria razionalizzò, accorpandone molte, e "pubblicizzò" le "digagne" di difesa e scolo delle acque nonché, nello Stato Pontificio (Ferrara) ove era denominata "Notaio o Giudice d'argine".
Compito dell’Ufficiale Idraulico era quello di vigilare sulle arginature e i manufatti idraulici classificati nelle Opere Idraulche di I^ e II^ categoria, nonché di gestire nel proprio "tronco di custodia" il servizio di piena dei fiumi in conformità, da ultimo, al regolamento 9.12.1937 n° 2669. Aveva anche funzioni di "polizia idraulica" per il rispetto della normativa di cui il T.U. 25.7.1904 n°523 (Artt. 93 e seguenti) sulle Opere Idrauliche e le acque pubbliche, assumendo la qualifica di Ufficiale di pubblica sicurezza e di Polizia giudiziaria. Alle dipendenze dirette dell'Ufficiale idraulico erano assegnati, per ogni "tronco" alcuni Sorveglianti idraulici (già Guardiani).
QUESTO RECITA IL PIANO OPERATIVO AFOR
Ufficiale Idraulico
- Esegue le indicazioni impartite dal Responsabile Tecnico Provinciale e dai diretti superiori.
- Dirige le squadre dei Sorveglianti Idraulici nell’ambito delle indicazioni date dal Responsabile Tecnico Provinciale e dai diretti superiori rispettando il criterio della ciclicità delle perlustrazioni.
- Organizza e coordina i Gruppi di Sorveglianza nello sviluppo delle attività, ne distribuisce i carichi di lavoro, ne assicura il quotidiano svolgimento delle perlustrazioni ed intervene personalmente alle stesse in modo da garantire un corretto ed ottimale svolgimento del servizio ed il raggiungimento degli obiettivi.
- Organizza quotidianamente con i Gruppi di Sorveglianza, un punto di incontro giornaliero sul territorio di competenza di inizio attività, che aggiorna volta per volta a seconda dell’ubicazione territoriale del tratto di asta da perlustrare.
- Consegna ai Gruppi di Sorveglianza la modulistica relativa alle attività di rilevamento,
- Sorveglia l’esecuzione del servizio e dei lavori dei Gruppi di Sorveglianza a lui affidatole, ne riscontra i risultati prodotti, tramite la verifica dei parametri fisici e idrografici rilevati e la revisione della modulistica utilizzata, e quant’altro richiesto per esigenze di produzione.
- Supervisiona le situazioni di abuso, dissesto e pericolo che riscontrano i Gruppi di Sorveglianza durante l’attività, verifica con attenzione le segnalazioni prodotte tramite il Piano Operativo A.Fo.R. – Regione Calabria controllo dei riferimenti acquisiti nella Scheda di segnalazione e pericolo, valuta l’emergenza incombente e potenziale e assegna il livello di criticità della situazione in esame, e ne dispone
l’immediato inoltro alle sedi Provinciali di competenza.
- Coadiuva i Gruppi di Sorveglianza durante le situazioni di pericolo dovute ad eventi calamitosi eccezionali, nell’osservazione dell’asta e delle fasce di pertinenza, supervisiona i dati acquisiti, e quant’altro richiesto per esigenze dell’Azienda.
- Indica ai Gruppi di Sorveglianza, in caso di impossibilità ad effettuare la perlustrazione sull’asta assegnata per condizione climatiche avverse dovute a pioggia, i punti di attenzione da ove effettuare l’osservazione.
- In caso di Coordinamento di più Gruppi di Sorveglianza stabilisce giorno per giorno a quale squadra effettuare l’affiancamento che deve avvenire in modo alternativo. Nel caso di Coordinamento di un unico Gruppo di Sorveglianza si affianca giornalmente ai Sorveglianti
Idraulici nelle attività di Sorveglianza/Monitoraggio.
- Affianca il Sorvegliante Idraulico nelle attività di monitoraggio, in occasione di assenza da parte di un componente del Gruppo di Sorveglianza.
- Ha l’obbligo di comunicare tempestivamente al proprio Referente le eventuali anormalità, difficoltà o condizioni specifiche che riscontrano i Gruppi di Sorveglianza durante l’ispezioni giornaliere.
- Definisce e comunica anticipatamente al Responsabile Tecnico Provinciale i punti di raccolta settimanali dei Gruppi di Sorveglianza per la vidimazione delle presenze giornaliere.
- Partecipa agli incontri tecnico operativi pianificati dai superiori per ricevere gli elementi conoscitivi che interessano le attività da svolgere nel territorio di competenza, gli ordini di
servizio, e l’indicazione delle zone di perlustrazione.
- Predispone settimanalmente, coadiuvato dal Responsabile Tecnico Provinciale le programmazioni relative alle attività da svolgere nel territorio di competenza dai Gruppi di Sorveglianza.
- Ratifica nel giorno prestabilito dal Responsabile Tecnico Provinciale il RESOCONTO delle attività svolte nella settimana precedente o in corso, e consegna la modulistica prodotta dai
Gruppi di Sorveglianza: Schede di rilevazione, Scheda di segnalazione e pericolo, Scheda Monitoraggio e quant’altro richiesto per esigenze di produzione, previa la verifica delle stesse, che dovranno essere catalogate in entrata.
- Rapporta giornalmente al Responsabile Tecnico Provinciale su tutto ciò che si riferisce al servizio-
parleremo più avanti delle altre figure che compongono il Servizio Regionale di Monitoraggio della Rete Idrografica Calabrese.
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