FISCO: QUANDO SI PAGA L' IMU
Termini di pagamento della nuova imu.
Il pagamento dell'imu avverrà, come per la vecchia ici, in due rate, ovvero la prima il 16 Giugno e la seconda il 16 Dicembre, con la possibilità, naturalmente, di pagare l'intero importo direttamente con la prima rata di Giugno.
Come per la vecchia ici, l'imu è dovuta in proporzione al periodo di possesso nel corso dell'anno, per cui andranno rapportati i mesi di possesso effettivi. Nel caso in cui il possesso si protrae per almeno 15 giorni in un mese, sarà necessario considerare l'intero mese.
Il varo della manovra anticrisi da parte del Governo Monti ha configurato una vera e propria stangata sulla casa, contenendo, come annunciato dalle indiscrezioni trapelate già diversi giorni prima, diverse misure riguardanti la casa che si sono dimostrate ancora più severe di quanto previsto.
In particolare le misure riguardano:
- reintroduzione dell’Ici sulla prima casa;
- aumento delle aliquote relative a seconde e terze case;
- rivalutazione delle rendite catastali.
Ci sono poi delle misure riguardanti la nuova tassa che sostituirà laTARSU e la TIA, oltre che la proroga delle detrazioni fiscali del 36% e del 55% per interventi edilizi.
Ma in questo articolo vedremo più nel dettaglio i contenuti del provvedimento riguardanti la nuova Ici e come cambierà dall’anno prossimo la tassazione sulla casa.
Torna quindi, dopo l’abolizione avvenuta nel 2008 con il decreto legge n. 93 del 27 Maggio, la tassazione dell’immobile adibito a prima abitazione, ma l’imposta non si chiamerà più Ici, ma Imu, così come stabilito dal decreto sul federalismo municipale, e sarà anticipata al 2012.
L’Imposta Municipale Unica, che sostituisce Ici e Irpef sui redditi fondiari, è stata infatti introdotta dal federalismo fiscale e avrebbe dovuto andare in vigore inizialmente nel 2014 e poi anticipata al 2013.
L’aliquota base per la prima abitazione sarà del4 per mille.
In un primo momento era stata prevista, per la prima casa, una detrazione di 200 euro. A questa si sono aggiunte, con l’approvazione degli emendamenti alla Camera e in Senato e la trasformazione in Legge, ulteriori detrazioni di 50 euro per ogni figlio a carico del contribuente che condivide l’abitazione e risieda anagraficamente in essa, di età non superiore a 26 anni.
Tali detrazioni, che si applicheranno per gli anni 2012 e 2013, non potranno essere superiori, comunque, a 400 euro.
I sindaci avranno facoltà di aumentarla o ridurla dello 0,2% per cui essa potrà essere compresa in un range tra il 2 e il 6 per mille.
Questa stessa aliquota sarà applicata per gli immobili dati in locazione, mirando in tal modo anche al fine di far emergere gli affitti in nero.
I comuni avranno anche la facoltà di aumentare la detrazione per le famiglie, ma in tal caso non potranno elevare l’aliquota Imu.
L’aliquota base per le seconde case, quelle che i cittadini utilizzano per il tempo libero, sarà del 7,6 per mille.
In questo caso i comuni potranno diminuire o aumentare l’imposta dello 0,3%, per cui si potrà andare dal 4,6 al 10,6 per mille.
Non ci sarà, contrariamente a quanto annunciato, un’aliquota progressiva che aumenta con l’aumentare del numero degli immobili e che sarebbe stata probabilmente una misura più equa perché avrebbe colpito i grandi proprietari immobiliari.
Ma si è rivelata di difficile elaborazione visti i tempi ristretti a disposizione per la messa a punto della manovra.
L’altra novità introdotta dalla Manovra Monti riguarda la rivalutazione delle rendite catastali, ed è strettamente collegata con il ritorno dell’Ici.
Esse, infatti, rappresentano la base imponibile sulla quale l’imposta viene calcolata.
Fino ad oggi, infatti, il valore catastale di un immobile si calcolava moltiplicandone larendita rivalutata del 5% per un coefficiente pari a 100, nel caso di immobili residenziali, e per altri coefficienti nel caso di immobili adibiti ad altri usi.
Essendo state le rendite catastali rivalutate di ben il 60% (molto più di quanto previsto) il coefficiente moltiplicatore sarà ora pari a160.
Anche questa misura appare poco equa perché, se da un lato avvicina i valori catastali degli immobili a quelli di mercato, comunque sempre maggiori, lo fa in modo indiscriminato, perché aumenta gli estimi sempre dello stesso valore, senza considerare la zona in cui ricade l’immobile, che può risultare svalutata o rivalutata rispetto al passato.
Questo nuovo moltiplicatore, inoltre, servirà non solo per l’applicazione dell’Imu, ma anche come base imponibile per Irpef e per le imposte dovute in caso di trasferimenti e compravendite.
Di seguito una tabella esplicativa che vi aiuterà a calcolare l'IMU, vi ricordiamo che dopo aver eseguito il calcolo come da tabella dovrete moltiplicare il risultato per l'aliquota base e successivamente dividerla per 2, si otterrà così la rata acconto IMU.
Il pagamento dell'imu avverrà, come per la vecchia ici, in due rate, ovvero la prima il 16 Giugno e la seconda il 16 Dicembre, con la possibilità, naturalmente, di pagare l'intero importo direttamente con la prima rata di Giugno.
Come per la vecchia ici, l'imu è dovuta in proporzione al periodo di possesso nel corso dell'anno, per cui andranno rapportati i mesi di possesso effettivi. Nel caso in cui il possesso si protrae per almeno 15 giorni in un mese, sarà necessario considerare l'intero mese.
IMU
Il varo della manovra anticrisi da parte del Governo Monti ha configurato una vera e propria stangata sulla casa, contenendo, come annunciato dalle indiscrezioni trapelate già diversi giorni prima, diverse misure riguardanti la casa che si sono dimostrate ancora più severe di quanto previsto.
In particolare le misure riguardano:
- reintroduzione dell’Ici sulla prima casa;
- aumento delle aliquote relative a seconde e terze case;
- rivalutazione delle rendite catastali.
Ci sono poi delle misure riguardanti la nuova tassa che sostituirà laTARSU e la TIA, oltre che la proroga delle detrazioni fiscali del 36% e del 55% per interventi edilizi.
Ma in questo articolo vedremo più nel dettaglio i contenuti del provvedimento riguardanti la nuova Ici e come cambierà dall’anno prossimo la tassazione sulla casa.
IMU: Ritorno Ici prima casa
Torna quindi, dopo l’abolizione avvenuta nel 2008 con il decreto legge n. 93 del 27 Maggio, la tassazione dell’immobile adibito a prima abitazione, ma l’imposta non si chiamerà più Ici, ma Imu, così come stabilito dal decreto sul federalismo municipale, e sarà anticipata al 2012.
L’Imposta Municipale Unica, che sostituisce Ici e Irpef sui redditi fondiari, è stata infatti introdotta dal federalismo fiscale e avrebbe dovuto andare in vigore inizialmente nel 2014 e poi anticipata al 2013.
L’aliquota base per la prima abitazione sarà del4 per mille.
In un primo momento era stata prevista, per la prima casa, una detrazione di 200 euro. A questa si sono aggiunte, con l’approvazione degli emendamenti alla Camera e in Senato e la trasformazione in Legge, ulteriori detrazioni di 50 euro per ogni figlio a carico del contribuente che condivide l’abitazione e risieda anagraficamente in essa, di età non superiore a 26 anni.
Tali detrazioni, che si applicheranno per gli anni 2012 e 2013, non potranno essere superiori, comunque, a 400 euro.
I sindaci avranno facoltà di aumentarla o ridurla dello 0,2% per cui essa potrà essere compresa in un range tra il 2 e il 6 per mille.
Questa stessa aliquota sarà applicata per gli immobili dati in locazione, mirando in tal modo anche al fine di far emergere gli affitti in nero.
I comuni avranno anche la facoltà di aumentare la detrazione per le famiglie, ma in tal caso non potranno elevare l’aliquota Imu.
L’aliquota base per le seconde case, quelle che i cittadini utilizzano per il tempo libero, sarà del 7,6 per mille.
In questo caso i comuni potranno diminuire o aumentare l’imposta dello 0,3%, per cui si potrà andare dal 4,6 al 10,6 per mille.
Non ci sarà, contrariamente a quanto annunciato, un’aliquota progressiva che aumenta con l’aumentare del numero degli immobili e che sarebbe stata probabilmente una misura più equa perché avrebbe colpito i grandi proprietari immobiliari.
Ma si è rivelata di difficile elaborazione visti i tempi ristretti a disposizione per la messa a punto della manovra.
Rivalutazione rendite catastali
L’altra novità introdotta dalla Manovra Monti riguarda la rivalutazione delle rendite catastali, ed è strettamente collegata con il ritorno dell’Ici.
Esse, infatti, rappresentano la base imponibile sulla quale l’imposta viene calcolata.
Fino ad oggi, infatti, il valore catastale di un immobile si calcolava moltiplicandone larendita rivalutata del 5% per un coefficiente pari a 100, nel caso di immobili residenziali, e per altri coefficienti nel caso di immobili adibiti ad altri usi.
Essendo state le rendite catastali rivalutate di ben il 60% (molto più di quanto previsto) il coefficiente moltiplicatore sarà ora pari a160.
Anche questa misura appare poco equa perché, se da un lato avvicina i valori catastali degli immobili a quelli di mercato, comunque sempre maggiori, lo fa in modo indiscriminato, perché aumenta gli estimi sempre dello stesso valore, senza considerare la zona in cui ricade l’immobile, che può risultare svalutata o rivalutata rispetto al passato.
Questo nuovo moltiplicatore, inoltre, servirà non solo per l’applicazione dell’Imu, ma anche come base imponibile per Irpef e per le imposte dovute in caso di trasferimenti e compravendite.
Come si calcola l’Imu?
Per rendere più comprensibile il discorso affrontato in questo articolo, facciamo un esempio, considerando il caso di un contribuente proprietario di tre immobili, di cui uno adibito a prima abitazione, uno dato in locazione e l’altro utilizzato come casa per le vacanze, tutti aventi una rendita catastale di 500 euro e mettendoci nella peggiore delle ipotesi, cioè quella con le aliquote più alte possibili.
Vediamo come cambia la tassazione dal 2011 al 2012.
Imposte dovute per il 2011
Prima casa
Rendita catastale € 500 x 105 = € 52.500
Aliquota Ici 5‰ non dovuta
Seconda casa (in locazione)
Rendita catastale € 500 x 105 = € 52.500
Aliquota Ici 6,5‰ di € 52.500 = € 341,25
Seconda casa (casa vacanza)
Rendita catastale € 500 x 105 = € 52.500
Aliquota Ici 7‰ di € 52.500 = € 367,5
Totale € 708,75
Imposte dovute per il 2012
Prima casa
Rendita catastale € 500 x 1,05 x 160 = € 84.000
Aliquota Imu 4‰ di € 84.000 = € 336 – € 200 = € 136
Seconda casa (in locazione)
Rendita catastale € 500 x 1,05 x 160 = € 84.000
Aliquota Imu 7‰ di € 84.000 = € 588
Seconda casa (casa vacanza)
Rendita catastale € 500 x 1,05 x 160 = € 84.000
Aliquota Imu 10,6‰ di € 84.000 = € 890,4
Totale € 1.614,84
Il proprietario pagherà in più rispetto al passato 905,65 euro.
Vediamo come cambia la tassazione dal 2011 al 2012.
Imposte dovute per il 2011
Prima casa
Rendita catastale € 500 x 105 = € 52.500
Aliquota Ici 5‰ non dovuta
Seconda casa (in locazione)
Rendita catastale € 500 x 105 = € 52.500
Aliquota Ici 6,5‰ di € 52.500 = € 341,25
Seconda casa (casa vacanza)
Rendita catastale € 500 x 105 = € 52.500
Aliquota Ici 7‰ di € 52.500 = € 367,5
Totale € 708,75
Imposte dovute per il 2012
Prima casa
Rendita catastale € 500 x 1,05 x 160 = € 84.000
Aliquota Imu 4‰ di € 84.000 = € 336 – € 200 = € 136
Seconda casa (in locazione)
Rendita catastale € 500 x 1,05 x 160 = € 84.000
Aliquota Imu 7‰ di € 84.000 = € 588
Seconda casa (casa vacanza)
Rendita catastale € 500 x 1,05 x 160 = € 84.000
Aliquota Imu 10,6‰ di € 84.000 = € 890,4
Totale € 1.614,84
Il proprietario pagherà in più rispetto al passato 905,65 euro.
Altri esempi di calcolo IMU
Per la scadenza ICI - IMU leggi qui.
Tabella calcolo IMU
Di seguito una tabella esplicativa che vi aiuterà a calcolare l'IMU, vi ricordiamo che dopo aver eseguito il calcolo come da tabella dovrete moltiplicare il risultato per l'aliquota base e successivamente dividerla per 2, si otterrà così la rata acconto IMU.
Tipologia Immobile | Categ. Catastale | Calcolo IMU | ||
Abitazioni, garage, box, depositi, tettoie | A/1 A/2 A/3 A/4 A/5 A/6 A/7 A/8 A/9 C/2 C/6 C/7 | Rendita Cat. x 1,05 x 160 | ||
Uffici | A/10 | Rendita Cat. x 1,05 x 80 | ||
Negozi | C/1 | Rendita Cat. x 1,05 x 55 | ||
Laboratori artigianale, stabilimenti balneari, palestre | C/3 C/4 C/5 | Rendita Cat. x 1,05 x 140 | ||
Scuole, collegi, ospedali, caserme | B/1 B/2 B/3 B/4 B/5 B/6 B/7 B/8 | Rendita Cat. x 1,05 x 140 | ||
Capannoni industriali, fabbriche, alberghi, centri comm. | D/1 D/2 D/3 D/4 D/6 D/7 D/8 D/9 D/10 | Rendita Cat. x 1,05 x 60 | ||
Terreni agricoli | - | Rend.Dominicale x 1,25 x 135 |
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