giovedì 27 ottobre 2011

ALICe Cuneo Onlus alla VII giornata mondiale contro l'ictus cerebrale


SANITA' | ALICe Cuneo Onlus alla VII giornata mondiale contro l'ictus cerebrale -
La parola d’ordine della manifestazione è “ONE IN SIX”

L’ICTUS Cerebrale è una catastrofe che può essere prevenuta e curata. Questo è il messaggio chiave della VII Giornata Mondiale contro l’ICTUS Cerebrale, che si celebra in tutto il mondo il  29 ottobre. La parola d’ordine  della manifestazione è  “ONE IN SIX” per spiegare che ogni sei secondi, in una parte qualsiasi del mondo, indipendentemente dall’età o dal sesso, una persona viene colpita da ictus.
Anche A.L.I.Ce. Cuneo Onlus ha aderito massicciamente confermando il suo impegno a favore della prevenzione dell’ICTUS cerebrale e fa suoi i concetti chiave della campagna mondiale: prevenzione ictus, riconoscimento dei sintomi ed importanza di cure appropriate ed ha coinvolto decine e decine di farmacie provinciali per il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale, anomalia del ritmo cardiaco che colpisce 1 ultracinquantacinquenne su 4. Grazie ad unacostante prevenzione e ad una attenta diagnosi precoce, infatti, si possono evitare ben3 ictus su 4 causati proprio da fibrillazione atriale.  
“L’obiettivo delle nostre iniziative è quello di far emergere informazioni chiare e approfondite su questa patologia. Ciò che emerge nella popolazione, infatti, è la scarsa conoscenza di cosa sia un ictus, come si manifesti e quanto sia importante il ricovero in ospedale il prima possibile – afferma  il dr. Giuseppe Bonatto, presidente di ALICe Cuneo Onlus- E’ quindi molto importante realizzare campagne informative, che coinvolgano anche le fasce più giovani della popolazione e che veicolino le informazioni sull’ictus nella maniera più corretta, mettendo le persone in grado di gestire questo aspetto della propria salute senza inutili allarmismi, ma anche con la necessaria serietà”.  
Nel mondo, ogni anno, 15 milioni di persone sono colpite da ICTUS, di queste quasi 6 milioni muoiono. L’ictus è responsabile di più morti ogni anno di quelli attribuiti all’Aids, tubercolosi e malaria messi insieme. In Italia, e in tutto il mondo occidentale, l’ictus è causa del 10-12% di tutti i decessi per anno, rappresenta inoltre la prima causa d’invalidità e la seconda causa di demenza con perdita dell’autosufficienza. Nel nostro Paese si verificano circa 200.000 casi di Ictus ogni anno e ben 930.000 persone presentano le conseguenze di un evento ictale.
Per la sua elevata incidenza, l’Ictus cerebrale rappresenta un problema assistenziale, riabilitativo e sociale di enormi dimensioni. L’ictus non è soltanto una malattia dell’anziano: infatti, dei 200.000 nuovi casi di ictus che si verificano ogni anno nel nostro Paese, circa 10.000 riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni. Alcuni dei fattori di rischio ictus quali ad esempio sesso, età ed ereditarietà non sono modificabili e quindi non dipendono dal comportamento dell’individuo, altri fattori come un’errata alimentazione, l’alterazione dei grassi nel sangue, il fumo ma anche l’abuso di alcool e droga possono danneggiare le arterie in giovane età, predisponendo l’individuo a possibili attacchi di ictus.
A.L.I.Ce. Cuneo Onlus è un’associazione di volontariato libera e non lucrativa formata da persone colpite da ictus, familiari, medici, personale addetto all’assistenza, riabilitazione e volontari. L’attività degli aderenti è basata sul volontariato. Fra le tante iniziative ALICe Cuneo organizza, ogni anno, incontri internazionali per conoscere le iniziative e le attività di volontariato che, in Europa, vengono organizzate- da associazioni consorelle – a favore dei malati di ictus. Nel mese di ottobre una delegazione di una trentina di persone, affetti da ictus e loro familiari, provenienti da diversi comuni del cuneese si è recata a Barcellona per un gemellaggio con la “ AVECE, Associaciò Catalan de Persones amb Accident Vascular Cerebral”. 
“L’incontro con la Presidente di AVECE, dr.ssa Carmen Aleix Ferrer e suoi collaboratori – illustra il presidente di ALICe Cuneo, dr. Giuseppe Bonattoè stata una piacevole ed utile occasione di confronto sugli aspetti organizzativi delle attività svolte dalle nostre rispettive Associazioni a favore dei familiari e caregiver di pazienti con ictus cerebrale. Numerosi gli argomenti sui quali si è concentrato l’incontro: le iniziative in fase di accoglienza dei famigliari del malato dopo la degenza ospedaliera, gli aspetti legati alla gestione e all’accettazione della disabilità, del carico emotivo, sociale ed oggettivo, del rientro a casa, la creazione di una rete di sostegno e di un gruppo di auto aiuto e l’attività di prevenzione con particolare riguardo alla scuola ed ai suoi giovani allievi. Su quest’ultimo riferimento, recenti studi, infatti, segnalano un preoccupante incremento di ictus fra i giovani: aumento  che  può essere dovuto in parte al crescente numero di giovani che  presentano  i fattori di rischio tipici che causano l'ictus: pressione alta, fumo, diabete, obesità e colesterolo alto”.
“Sia AVECE in Spagna  che ALICe in Italia- ribadisce il presidente Bonatto – stanno dando vita ad iniziative  che incoraggino le persone a condurre stili di vita sani  fin da quando sono molto giovani. L'ictus, ricordiamoci sempre,  è in gran parte prevenibile e, con una dieta sana, una regolare attività fisica, evitando tabacco e alcol, si può fare molto per evitarlo”.    
 

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