giovedì 29 marzo 2012

un affare per le assicurazioni

Decreto liberalizzazioni, un affare per le assicurazioni


Di Annalisa Vilardo
Decreto liberalizzazioni, un affare per le assicurazioniChevreux analizza gli effetti delle novità legislative italiane sulle società assicurative. Il nuovo decreto sulle liberalizzazioni, appena approvato dal Parlamento italiano, dovrebbe avere nel complesso un impatto positivo sulle assicurazioni, consentendo alle compagnie di ridurre i costi di risarcimento per danni fisici minori.

"Anche se parzialmente mitigato da altre norme, quali gli sconti obbligatori, il nuovo pacchetto è una buona notizia per le assicurazioni italiane", hanno affermato gli analisti francesi. Il decreto sulle liberalizzazioni prevede importanti novità nel settore assicurativo per le polizze Rc Auto. Per prima cosa i danni fisici minori che non possono essere certificati non saranno risarciti. Inoltre non ci saranno maggiori penali in caso di frodi, mentre saranno introdotte misure per aumentare la copertura assicurativa obbligatoria.

Gli agenti assicurativi dovranno poi presentare tre offerte alternative (non appartenenti allo stesso gruppo assicurativo), nonché informare i clienti circa gli sconti che otterranno al momento del rinnovo della polizza in caso di assenza di incidenti nel periodo di copertura.

Il taglio del rimborso per le lesioni fisiche di minore entità potrebbe generare circa 1 miliardo di euro di risparmio per il settore italiano, corrispondente a un miglioramento del Combined ratio di circa 5 punti percentuali per il settore Rc Auto, che da solo pesa per il 50% di tutto il ramo Danni. Il Combined ratio è il rapporto tra i costi delle compagnie (compresi i risarcimenti) e i premi incassati, un indice che misura l'efficienza delle assicurazioni.

Inoltre, la misura per far fronte alla mancanza di copertura obbligatoria potrebbe portare a un incremento dei ricavi di qualche punto percentuale. Al contrario, la regola riguardante lo sconto offerto al cliente nel caso di assenza di incidenti potrebbe "congelare" o abbassare l'utile, dal momento che il 92% circa dei clienti non ha incidenti durante l'anno.

Questa notizia è chiaramente positiva per il comparto assicurativo italiano: "il 2012 e 2013 dovrebbero essere gli anni di picco per i risultati tecnici delle società maggiormente esposte" come Fondiaria-Sai (rating underperform), Milano Assicurazioni (outperform) e Unipol (underperform), hanno spiegato gli analisti.

Le nuove regole sono però positive anche per Allianz (outperform) e Generali (underperform) su cui Intermonte, soprattutto dopo la deludente trimestrale, ha confermato il rating neutral e il prezzo obiettivo di 13,5 euro a fronte della quotazione di 12,31 euro di ieri. Deutsche Bank invece ieri ha abbassato il target price di Generali da 12,8 a 12 euro (-6%), a causa di stime inferiori sui risultati attesi nei prossimi anni, ribadendo il rating hold.

Anche Intermonte comunque ritiene che questa riforma, che inizialmente sembrava penalizzasse il settore, alla fine abbia portato novità positive in grado di limitare le frodi e i costi delle assicurazioni e aumentarne l'efficienza.
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LA REDAZIONE DEL BLOG  - al consumatore conviene tutto questo????

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